Credito imposta al 20% per il gasolio agricolo. I dubbi dei Contoterzisti: ‘Legge non chiara’

MILANO – “Il testo dell’articolo 18 del decreto Ucraina, almeno così come è stato trasmesso al Senato, pone dei dubbi sul fatto che anche le imprese agromeccaniche siano beneficiarie del credito di imposta del 20% per l’acquisto di carburato per l’esercizio dell’attività agricola. L’emendamento presentato su nostra richiesta da Regione Lombardia rappresenta quindi un modo per fare chiarezza”.

A sottolinearlo è il presidente della Federazione Lombarda dei Contoterzisti (Flima) Clevio Demicheli, esprimendo il ringraziamento dei contoterzisti all’assessore all’agricoltura Fabio Rolfi per la disponibilità a farsi interprete in tempi rapidi delle loro perplessità.

La modifica presentata chiarisce che le imprese agromeccaniche che svolgono conto terzi l’attività agricola di lavorazione dei suoli sono le principali consumatrici di gasolio, quindi le più colpite dai rincari del carburante, e per questo sono necessariamente comprese tra i beneficiari del credito di imposta. 

“Il tutto a scanso degli equivoci che possono essere generati non tanto dal testo dell’articolo, quanto dalle tabelle allegate dove sono citati solo agricoltori e i veicoli da pesca, ed evitare incomprensioni, nonché costi diversi tra le lavorazioni in conto proprio o effettuate da terzi e la conseguente eccessiva rimodulazione verso l’alto delle tariffe delle
seconde”, conclude Demicheli.

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