Genetica. Assosementi, le NGTS sono la naturale evoluzione della genetica in agricoltura

BOLOGNA – A 200 anni dalla nascita di Gregor Mendel l’agricoltura europea chiede di poter avere accesso alle New Genomic Techniques, la naturale evoluzione del percorso iniziato dal biologo ceco con la scoperta delle leggi dell’ereditarietà dei caratteri. Un concetto che il settore sementiero ha espresso anche attraverso la consultazione pubblica indetta dalla Commissione europea “Legislazione per le piante prodotte con alcune nuove tecniche genomiche” che si chiuderà il prossimo 22 luglio. È questo il messaggio di Assosementi, l’associazione che riunisce le aziende sementiere italiane, in occasione del 200° anniversario della nascita di Mendel che si celebra oggi.

“I nostri agricoltori hanno bisogno di innovazione per far fronte alle sfide poste dai cambiamenti climatici con cui stanno facendo i conti anche in queste drammatiche settimane, ha dichiarato Eugenio Tassinari, Presidente di Assosementi. Da sempre la natura si adatta ai cambiamenti attraverso le mutazioni e grazie alle NGTs, il settore sementiero potrebbe sviluppare in modo più rapido e preciso mutazioni analoghe a quelle che avvengono spontaneamente per ottenere varietà più resistenti alle patologie, più produttive e più sostenibili. Non possiamo rischiare di perdere competitività del sistema agroalimentare italiano a causa di norme obsolete. È urgente adattare la normativa per consentire di avere a disposizione tutti gli strumenti per affrontare le sfide dell’agricoltura italiana ed europea”.

L’innovazione vegetale gioca un ruolo fondamentale per l’agricoltura europea. Negli ultimi vent’anni il miglioramento genetico ha permesso di aumentare le rese dell’1,16% ogni anno consentendo di non utilizzare a fini agricoli oltre 21,5 milioni di ettari di terreni. A evidenziarlo è lo studio realizzato dalla società di ricerca HFFA Research*.

“Riteniamo che la regolamentazione delle varietà vegetali ottenute con le NGTs debba basarsi sulla valutazione delle caratteristiche del prodotto finale e non dei metodi utilizzati per ottenerlo. Auspichiamo che questa consultazione pubblica sia un passo in più verso la revisione dell’attuale legislazione, che priva i nostri agricoltori delle opportunità fornite da questi preziosi strumenti” ha concluso Tassinari.

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