Coppa di Parma IGP: 70 milioni di euro di fatturato al consumo nel 2022. In crescita il pre-affettato e l’export verso i mercati extra UE

PARMA – I numeri del 2022 si confermano stabili per la Coppa di Parma IGP con un fatturato al consumo che registra quota 70 milioni di euro, mantenendo i livelli positivi raggiunti nel 2021, per un comparto che conta 550 occupati, tra addetti diretti e lavoratori legati all’indotto, e 21 aziende associate al Consorzio di Tutela.

Nel 2022 i numeri rimangono pressoché invariati anche per i volumi di produzione: secondo i dati ECEPA – Ente di Certificazione Prodotti Agro-Alimentari, nel 2022 i Kg di carne suina lavorata sono stati 4,21 milioni. La produzione etichettata registra una lieve crescita (+ 1%) a volume passando da 1,85 milioni di Kg nel 2021 a 1,87 milioni di Kg nel 2022.

Il pre-affettato registra invece un incremento del 2,7%, con 452.000 Kg di carne suina impiegati, una crescita in linea con quella dello scorso anno. In crescita nel canale GDO, la Coppa di Parma IGP pre-affettata passa nel 2022 a circa il 33% di incidenza sul totale delle vendite (30% nel 2021). La grande distribuzione si conferma il canale di commercializzazione principale, mantenendo una quota pari al 70% del turnover del comparto.

Guardando invece al segmento ho.re.ca. la situazione rimane invariata rispetto al 2021, anno durante il quale si era registrata una ripresa nel secondo semestre, a seguito dell’alleviarsi delle limitazioni imposte alle attività dei locali. Questo canale per il comparto della Coppa di Parma IGP rappresenta soprattutto un’importanza in termini di reputazione e di valorizzazione del prodotto.

Rispetto all’export, l’incidenza delle esportazioni della Coppa di Parma IGP mantiene quota 8% sul turnover del comparto.  Se i Paesi UE continuano a rappresentare la principale area di destinazione, con una quota del 52,9% e Germania, Francia e Benelux in testa come principali partner commerciali europei, è il Canada a crescere di importanza con una quota export che sale al 41,3% (38,6% nel 2021), mantenendo così il suo primato di singolo maggior importatore di Coppa di Parma IGP in assoluto.

Fabrizio Aschieri, Presidente del Consorzio di Tutela della Coppa di Parma IGP, commenta: “La continuità dei risultati, pressoché invariati rispetto a quelli positivi già raggiunti lo scorso anno, testimonia la stabilità del comparto Coppa di Parma IGP e ne premia la capacità di reagire in modo efficace alle criticità. Il 2022 è stato un anno in cui abbiamo dovuto infatti fronteggiare nuove sfide importanti, come quella del caro energia che ha portato all’incremento dei costi su tutta la filiera produttiva e arrivata dopo un periodo già complicato dato dagli effetti della pandemia. L’essere riusciti a mantenere invariati i livelli è da considerarsi un traguardo che ci rende soddisfatti. Il 2022 è un anno che conferma inoltre l’apprezzamento dei consumatori nei confronti del pre-affettato, con una crescita costante negli ultimi anni. Siamo inoltre contenti della crescita riscontrata dalle esportazioni verso il Canada e che testimoniano l’interesse che il prodotto Coppa di Parma IGP può raggiungere anche nei mercati extra europei. Ci auguriamo che il 2023 possa essere un anno positivo e che sul lato della promozione è già iniziato con il ritorno in presenza a grandi fiere ed eventi”.

Il 2022 è stato anche l’anno della ripresa per le attività di promozione, durante il quale il Consorzio di Tutela della Coppa di Parma IGP è tornata a presidiare alcuni tra i principali eventi e fiere internazionali, come Vinitaly, al fianco di Enoteca Regionale Emilia-Romagna, e Cibus. L’attività di promozione e partecipazione ad eventi e manifestazioni proseguirà anche nel 2023 con diverse tappe dislocate sul territorio nazionale.

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