Cooperazione agricola con l’Egitto: MUR, Farnesina e PRIMA per ricerca e innovazione

da destra verso sinistra: Riccaboni, Nasser Kamel (Segretario Generale di Union for the Mediterranean), Michele Quaroni (Amb. Italiano in Egitto)

IL CAIRO – Il Ministero Università e Ricerca (MUR), il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e il Segretariato italiano di PRIMA sono stati i protagonisti della tavola rotonda “Research and innovation: how to deliver last mile in the agri-food value chain” che si è svolta a Il Cairo nell’ambito della missione del governo italiano (13-15 marzo) sul tema della sicurezza alimentare e della cooperazione business-to-business nei settori agricolo e agroalimentare.

L’iniziativa è stata promossa dall’Italia per analizzare e discutere le esperienze già esistenti di ricerca e innovazione e sviluppare ulteriormente strumenti e metodologie per ampliare progetti e soluzioni con un partenariato Italia-Egitto sia a livello pubblico che privato.

“Sicurezza alimentare e cooperazione sono fattori di stabilità per l’intera regione del Mediterraneo, come ricordato in occasione del Dialogo Ministeriale Mediterraneo sulla crisi alimentare da me presieduto a Roma lo scorso dicembre” ha dichiarato il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani – “Ritengo fondamentale il ruolo che ricerca e innovazione giocano nel campo dell’agricoltura e dello sviluppo rurale sostenibile per superare la crisi alimentare che ha colpito l’Egitto e i suoi oltre 100 milioni di abitanti. L’Italia è fortemente impegnata nel garantire sicurezza alimentare ed equo accesso al cibo nei paesi del Mediterraneo, con progetti che vedono il coinvolgimento attivo e diretto di aziende italiane e organismi internazionali che, non a caso, hanno preso parte a questa missione di sistema in Egitto”.

“L’incontro a Il Cairo ha permesso di consolidare un cammino di crescente coesione tra Italia ed Egitto nel settore della ricerca scientifica ed in particolare nel campo delle tecnologie e della sicurezza alimentare – spiega il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini che ha incontrato nella giornata di ieri il primo ministro, Dr. Mostafa Madbouly, insieme ad imprenditori italiani ed egiziani. “Il nostro Paese sta investendo molto nella ricerca e nell’innovazione, sia con fondi messi a disposizione dal PNRR, sia sostenendo partenariati chiave come il programma PRIMA. Il nostro sostegno all’area mediterranea è cruciale. Dobbiamo tutti insieme vincere sfide sociali e ambientali rilevanti: il cambiamento climatico, la scarsità d’acqua, l’insicurezza alimentare. Per questo portare innovazione tecnologica e ricerca in questi paesi diventa fondamentale per dare risposte non solo sul fronte dell’approvvigionamento di cibo e acqua, ma anche su quello della salute e del benessere dei popoli euro mediterranei”, conclude il Ministro.

Introdotta dal Ministro dell’Università e Ricerca di Egitto, Mohamed Ayman Ashour, dal capo della delegazione Europea in Egitto, Christian Berger e dal Segretario Generale di Union for the Mediterranean, Nasser Kamel, la tavola rotonda ha avuto il suo fulcro nel keynote speech del professor Angelo Riccaboni, Presidente della Fondazione PRIMA, che ha presentato una selezione di progetti PRIMA di ricerca e innovazione per la gestione efficiente delle risorse idriche e per sistemi agrifood sostenibili. Il dibattito ha visto susseguirsi numerosi interventi di interlocutori istituzionali internazionali (Union for the Mediterranean, FAO e CIHEAM Bari), esponenti del mondo accademico e operatori economici egiziani e italiani e evidenziato la forte leadership di PRIMA quale strumento prezioso per il dialogo e la cooperazione tra i popoli nel bacino del Mediterraneo nonchè l’importanza dell’Italia che, attraverso il MUR, ha collaborato con la Fondazione PRIMA al successo del programma, rafforzando il proprio ruolo di guida anche in termini di diplomazia scientifica.

“È una grande soddisfazione che il programma PRIMA sia tra i protagonisti della missione italiana in Egitto” – dichiara Angelo Riccaboni, Presidente della Fondazione PRIMA- “Il successo di PRIMA in questi cinque anni di attività e il ruolo del nostro Paese attraverso il Segretariato Italiano rafforzano l’azione necessaria per affrontare temi complessi come la trasformazione dei sistemi agroalimentari nel Mediterraneo. Grazie ad opportuni partenariati pubblico-privati, le progettualità selezionate e presentate potranno essere ulteriormente valorizzate per sistemi agroalimentari sostenibili su cui PRIMA è fortemente impegnata, in linea con l’European Green Deal”.

I progetti PRIMA presentati vedono il coinvolgimento di enti italiani ed egiziani e propongono innovazioni e soluzioni su quattro aree prioritarie per l’Egitto: ottimizzazione delle risorse idriche per aumentare la sostenibilità ambientale ed economica in agricoltura; miglioramento genetico delle colture per rispondere ai cambiamenti climatici; filiere agroalimentari competitive e sostenibili dal campo alla tavola; piscicoltura/acquacoltura.

La tavola rotonda ha discusso e identificato mezzi e percorsi collaborativi che consentiranno di strutturare un partenariato congiunto per trasformare le ricerche di successo presentate in progetti operativi sul campo.

In questa ottica PRIMA, grazie all’alleanza con i partner Union for the Mediterranean, FAO e CIHEAM Bari, proseguirà nel percorso di valorizzazione dei risultati della ricerca a favore delle aziende, delle comunità e delle società euro-mediterranee e a promuovere iniziative di trasferimento tecnologico che costituiranno una preziosa opportunità per contribuire alla trasformazione dei sistemi alimentari.

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