Vinitaly. Centinaio: vino italiano sempre più ambasciatore del territorio

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Un brindisi con un calice di ottimo Barbaresco per Gian Marco Centinaio

VERONA – “Il vino italiano riscuote sempre più successo internazionale. Questo lo rende un ambasciatore dei territori in cui viene prodotto, che così possono farsi conoscere e attrarre visitatori. A Vinitaly è possibile ascoltare tutti gli accenti del nostro Paese e tutte le lingue del mondo, diventando non solo una grande vetrina per i produttori vinicoli, ma un’opportunità per l’intero settore dell’enogastronomia e per il turismo”.

Lo afferma il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio (Lega), in visita ai padiglioni di Vinitaly a Verona.

“L’eccellenza del proprio vino è il biglietto da visita con il quale molti territori italiani si sono presentati al mondo. Pensiamo al Prosecco, al Chianti, al Brunello, al Barolo e a tanti altri. L’insieme di un vino di qualità, di prodotti gastronomici che sono un simbolo della dieta mediterranea e di bellezze paesaggistiche e artistiche anche poco conosciute rappresenta di per sé un pacchetto turistico, che può essere venduto in tutto il mondo”, spiega il responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.

“Già oggi l’enoturismo in Italia ha un valore di circa 2,5 miliardi di euro e porta nelle nostre Regioni tra i 10 e i 15 milioni di visitatori. Sono numeri che possono crescere ancora notevolmente e dare lavoro a molti giovani, anche aiutando fenomeni come la destagionalizzazione e la riscoperta di borghi e territori a rischio abbandono”.

“La mia presenza a Vinitaly vuole dunque ribadire l’attenzione delle istituzioni nei confronti di questo settore, dimostrata con forza dalla visita della presidente Meloni e di numerosi ministri. Il governo e il Parlamento sono consapevoli della ricchezza che si nasconde dietro la produzione vitivinicola italiana, in termini economici e culturali. Mi auguro a maggior ragione che tutta la politica, senza divisioni di parte, voglia continuare a difendere l’enogastronomia italiana dagli attacchi che provengono da altri Paesi europei, come più volte ha già fatto finora”, conclude Centinaio.

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