Biologico. Accordo per le filiere tra AIAB e Ortofrutta Italia

ROMA – Ortofrutta Italia, l’Organizzazione Interprofessionale dell’Ortofrutta Italiana, e AIAB, l’Associazione Italiana Agricoltura Biologica, hanno siglato un protocollo di intesa e collaborazione operativa volto a promuovere lo sviluppo delle filiere ortofrutticole nel settore biologico.

Le due organizzazioni si concentreranno su diversi temi e obiettivi comuni, tra cui lo sviluppo delle filiere ortofrutticole del biologico, la sensibilizzazione del mercato sul valore dell’ortofrutta biologica e l’utilizzo sostenibile e responsabile delle risorse naturali ed energetiche.

Tra le attività previste, vi saranno l’analisi e il monitoraggio delle filiere ortofrutticole biologiche, lo studio degli scenari evolutivi del settore sia a livello nazionale che internazionale, l’orientamento delle evoluzioni normative e l’analisi delle tendenze di mercato. Saranno inoltre organizzati momenti di confronto per programmare e realizzare congiuntamente progetti di ricerca e sviluppo nel settore dell’ortofrutta biologica.

Ortofrutta Italia e AIAB metteranno a disposizione le proprie esperienze, strutture organizzative e conoscenze tecniche per la realizzazione degli obiettivi comuni che si concretizzeranno nella prossima costituzione di un Comitato Interprofessionale di Prodotto Biologico per affrontare specificamente le tematiche tecniche produttive e commerciali delle filiere ortofrutticole biologiche.

“Siamo estremamente soddisfatti di siglare questo protocollo di intesa con Ortofrutta Italia – commenta Giuseppe Romano, presidente di AIAB – rappresenta un momento storico nel settore biologico. È la prima volta che il settore biologico entra nel sistema interprofessionale per promuovere e valorizzare anche l’ortofrutta biologica in Italia.  In un periodo di incertezza economica e di crisi, l’ortofrutta biologica può rappresentare un segmento importante per la creazione di valore, offre infatti opportunità di lavoro e di sviluppo sostenibile, contribuendo alla creazione di posti di lavoro nel settore primario e nelle attività correlate. Inoltre l’intesa raggiunta  può aiutare a stabilizzare i prezzi sia per gli agricoltori che per i consumatori, garantendo una giusta remunerazione per i produttori e accesso a cibi di qualità per i cittadini”.

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