Riforma IG. Il Parlamento UE approva il testo, ora via ai Triloghi. Fuori il 15% del vino e no a Sigaro Toscano STG

BRUXELLES – “La Plenaria del Parlamento europeo conferma ad ampissima maggioranza le ambizioni della Commissione Agricoltura: un risultato che dimostra come quando si condividono obiettivi sostanziali, lasciando da parte istanze superficiali e di parte, è possibile raggiungere compromessi ambiziosi, nel solo interesse dei nostri agricoltori e produttori.”

Così Paolo De Castro, relatore dell’Europarlamento per il nuovo regolamento Ue sui prodotti Dop e Igp, commenta l’approvazione con una maggioranza di oltre il 95% (603 voti a favore, 18 contrari e 8 astenuti) del testo dalla Plenaria dell’Eurocamera, dopo l’unanimità ottenuta in commissione Agricoltura.

La posizione del Parlamento, rivendica De Castro, “vuole far evolvere un sistema senza eguali nel mondo, capace di generare valore senza bisogno di investire alcun fondo pubblico, rafforzando il ruolo dei consorzi, la protezione di Dop e Igp, e la trasparenza verso i consumatori. In particolare, introduciamo l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi prodotto Dop e Igp il nome del produttore e, per i prodotti Igp, l’origine della materia prima. Non solo, su spinta dei nostri produttori di qualità, abbiamo potuto eliminare quelle falle del sistema che consentono di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre indicazioni geografiche, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, o addirittura del Prosek made in Croazia. Abbiamo chiarito una volta per tutte – spiega l’eurodeputato PD – come menzioni tradizionali come Prosek non possano essere registrate, in quanto identiche o evocative di nomi di Dop o Igp.”

I prodotti Dop e Igp “beneficeranno di protezione ex-officio anche online. Nel caso in cui vengano utilizzati come ingredienti, sarà invece necessaria un’autorizzazione scritta da parte dei rispettivi consorzi di tutela”, prosegue De Castro, “a beneficio dei quali proponiamo anche di semplificare le norme per la registrazione e la modifica dei disciplinari di produzione”. L’Europarlamento ha preso una posizione anche su uno dei punti più discussi del regolamento, e cioè il ruolo dell’Ufficio europeo della proprietà intellettuale, l’Euipo: “con il testo adottato oggi, con cui andremo al negoziato con i ministri già la prossima settimana – dichiara De Castro – chiariamo che l’Euipo dovrà avere un ruolo puramente consultivo e su questioni tecniche, mentre l’interlocutore principale dei produttori resterà la Direzione Generale agricoltura della Commissione Ue, consolidando il legame tra i marchi della qualità europea e lo sviluppo delle aree rurali”.

“Il testo nasce da uno dei pochi, se non l’unico atto legislativo discusso in questa legislatura, a supporto di un settore agricolo e agro-alimentare più competitivo, sostenibile, integrato e in grado di creare valore aggiunto, a beneficio delle nostre aree rurali” conclude De Castro.

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