Ripristino natura. Confagricoltura, la sostenibilità non si ottiene con divieti

Paesaggio della campagna Toscana

ROMA – “Al di là dell’esito del voto odierno, il messaggio lanciato dal Parlamento europeo non va fatto cadere. Occorre imboccare una strada diversa da quella proposta dalla Commissione per una maggiore sostenibilità ambientale e una più rigorosa protezione delle risorse naturali”.

E’ il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sull’esito del voto dell’Assemblea dell’Europarlamento che ha respinto il rigetto della proposta di regolamento della Commissione sul rispristino della Natura.

“Gli obiettivi da conseguire – sottolinea Giansanti – sono fuori discussione, ma non possono essere perseguiti secondo le indicazioni della Commissione basate su vincoli e divieti, senza considerare inoltre le differenze degli assetti produttivi a livello nazionale”.

“In una fase in cui si discute di sicurezza alimentare a livello globale, il progetto legislativo della Commissione determinerebbe una riduzione della superficie agricola del 10%. Per l’Italia, il taglio sarebbe di oltre un milione di ettari, con una perdita di produzione nell’ordine di 6 miliardi di euro”

“Su questa base, il trilogo tra le istituzioni per raggiungere l’intesa finale non sarà agevole – conclude il presidente – La partita, dunque, resta aperta considerando che non siamo lontani dalla conclusione della legislatura europea”.

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