Grano duro, le quotazioni di Fino (380-385 euro) e biologico ancora in calo a Borsa Foggia. Perso il 40% del valore in un anno

FOGGIA – Il prezzo del grano, quello di maggiore valore e qualità, continua inesorabilmente a scendere. Una discesa che sembra inarrestabile, a danno, soltanto, degli agricoltori italiani.

E’ quanto emerge nel listino di oggi mercoledì 25 ottobre 2023, della Borsa Merci di Foggia, un calo che segue a quello della scorsa settimana.

Il biologico cala di 5 euro alla tonnellata, il Fino di 3 euro. Stabile il Buono Mercantile e mentre aumenta il proprio valore il Mercantile (+5 euro alla tonnellata).

Se confrontiamo il prezzo del Fino con quello del giugno 2022 (vedi link a fondo pagina), quotato circa 600 euro e oggi 380 euro, siamo di fronte ad un deprezzamento del valore di circa il 40%.

Prezzi – lo ripetiamo da mesi – assolutamente inaccettabili per i produttori di grano italiano, anche in rapporto alle quotazioni di grano estero: ad esempio l’extracomunitario Canadese da “1 proteine 15%” – seppur in calo – è quotato 455-460 euro/tonnellata.

Tutte invariate le quotazioni del tenero e dei cereali minori, leguminose, sfarinati, cruscami.

I LISTINI SETTIMANALI

La quotazione del FINO scendono a 380-385 euro/t. (383-388 euro/t. il 18.10; l’11.10.2023 era a 390-395 euro/t.; era a 395/400 euro/t. il 4 ottobre, ed anche il 27, 20, 13 e 6 settembre ed il 30 agosto; mentre era a 455-460 euro/t. il 2 agosto; a 415-420 euro/t. il 26.7; a 395-400 euro/t. il 19.7; era 380-385 euro/t. il 12.7; a 330-335 il 5.7 ed il 28.6; N.Q. il 21.6 e 14.6; era a 340-345 euro/t. il 7.6, il 31.5, il 24.5, il 17.5 e 10.5; era a 345-350 euro/t. il 3.5.23; il 26.4 era 360-365 euro/t. così come il 19.4, il 12.4 e 5.4.23; mentre a 390-395 euro/t. il 29.3; a 420-425 il 15 marzo; a 425-430 euro/t. l’8.3.23 come il 1 marzo; era il 22.2 a 420-425 euro/t. così come il 15.2.23 e 8.2.23; era a 435-440 euro/t. il primo febbraio; il 25.1.23 era a 460-465 euro/t.; a 480-485 il 18.1, mentre l’11 gennaio era a 485-490 euro/t. ed a 490-495 euro/t. il 21.12.22).

Invariato il BUONO MERCANTILE che resta a quota 365-370 euro/t. (anche il 18.10 era a 365-370 euro/t.; a370-375 euro/t. il 11.10.2023; a a 385-390 euro/t. il 4 ottobre, e il 27.9, il 20.9, il 13.9, il 6.9 e il 30.8; era a 445-450 euro/t. il 2.8; il 26.7 era a 405-410 euro/t.; a 385-390 euro/t. il 19.7; a 370/375 euro/t. il 12.7; a 320-325 il 5.7 e il 28.6;  N.Q. il 21.6 e il 14.6; era a 330-333 il 7.6, il 31.5, il 24.5, il 17.5 e 10.5 sempre a 330-333 euro/t.; il 3.5.23 era a 335-338 euro/t.; a 350-353 euro/t. il 26.4, come il 19.4, il 12.4 e 5.4.23 sempre a 350-353 e/t.; a 380-383 euro/t. il 29.3; era a 410-413 euro/t. il 15.3.2023; a 415-418 l’8.3.23, ed anche l’1 marzo 2023; mentre era a 410-413 euro/t. il 22.2, come il 15.2.23 e 8.2.23; il 1.2.23 era a 425-428 euro/t.; a 450-453 euro/t. il 25 gennaio; era a 470-475 euro/t. il 18.1 e a 475-478 euro/t. l’11.1.23 e il 21.12.22 era a 480-483euro/t.).

Il MERCANTILE invece è controcorrente e aumenta andando a quota 330-335 euro/t. (era a 325-330 euro/t. il 18.10; a 330-335 euro/t. il 11.10; e il 4.10 era a 345-350 euro/t, così come il 27.9, il 20.9, 13.9, il 6.9 e il 30.8 era sempre a 345-350 euro/t.; il 2 agosto era a  395-400 euro/t.; mentre il 26.7 era a 365-370 euro a tonnellata; a 345/350 euro/t. il 19.7; era a 335-340 euro/t. il 12.7; era 305/310 il 5.7, così come il 28.6; N.Q. il 21 e 14 giugno; ed era 320-323 euro/t. il 7.6, il 31.5, il 24.5, il 17.5 e 10.5; a 325-328 euro/t. il 3.10.23; a 340-343 euro/t. il 26.4, 19.4, 12.4 e 5.4; mentre il 29.3 era a 370-373 euro/t.; a 400-403 euro/t. il 15 marzo; a 405-408 euro/t. l’8.3.23; come l’1.3.23; il 22.2 era a 400-403 euro/t., come il 15 e l’8.2.23, mentre era a 415-418 euro/t. il 1.2.23; a 440-443 euro/t. il 25.1; mentre il 18.1 era a 460-463 euro/t.; a 465-468 euro/t.; era a 470-473 euro/t.il 21 dicembre 2022).

Cala anche il BIOLOGICO arrivando a quota 400-405 euro/t. (era a 405-410 euro/t. il 18.10; l’11.10 era a 410-415 euro/t.; era a 420-425 euro/t. il 4.10 e il 27.9, il 20.9, il 13.9 e il 6.9 e il 30.8; mentre il 2.8 era a  480-485 euro/t.; il 26.7 era a 440-445 euro/t., il 19.7 era a 420-425 euro/t., il 12.7 era a 405-410 euro/t.; era a 355-360 il 5/; N.Q. il 28.6, il 21.6 e il 14.6; era a 365-370 euro/t. il 7.6; come il 31.5, il 24.5, il 17.5 e 10.5 sempre a 365-370 euro; era a 370-375 euro/t. il 3 maggio 2023; a 380-385 euro/t il 26 aprile come il 19.4, il 12.4.23 e il 5.4.23 era a 380-385; mentre il 29 marzo era a 410-415 euro/t.; a 440-445 euro/t. il 15.3 così come l’8.3.23 e 1.3.23; era a 435-440 euro/t il 22.2, stesso valore del 15 e 8.2.23; era a 450-455 il 1.2.23; a 475-480 euro/t. il 25.1.23; il 18.1.23 era a 495-500 euro/t.; a 505-510 il 11.1.2023; e di 510-515 euro a tonnellata il 21 dicembre 2022).

TUTTI I PREZZI DEL GRANO DURO A FOGGIA NEL 2022

Grano duro: il riepilogo delle quotazioni del 2022 della Borsa Merci di Foggia

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