Lavoro: in agricoltura cresce del 2,1% nel terzo trimestre 2023

ROMA – Aumentano del 2,1% le ore lavorate in agricoltura che fa segnare una crescita di cinque volte superiore la media dell’insieme delle attività economiche.

E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sul mercato del lavoro nel terzo trimestre del 2023, rispetto a quello precedente. Un dato che – sottolinea la Coldiretti – conferma la vitalità del settore con quasi 568 milioni di ore lavorate nel trimestre, nonostante le difficoltà determinate dall’andamento climatico sfavorevole.

L’agricoltura offre opportunità di lavoro sia come dipendenti che per chi vuole intraprendere. Nelle campagne servono – sottolinea la Coldiretti – figure specializzate come i trattoristi, i serricoltori, i potatori e tecnici dell’agricoltura 4.0 per guidare droni, leggere i dati metereologici ed utilizzare gli strumenti informatici ma anche raccoglitori per le verdure, la frutta e la vendemmia. Non vanno dimenticati poi – continua Coldiretti – i nuovi sbocchi occupazionali offerti dalla multifunzionalità che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

Lo scorso anno in agricoltura – precisa la Coldiretti – hanno trovato opportunità di lavoro dipendente oltre 1 milione di persone, di cui quasi uno su tre (32%) con meno di 35 anni, ma la presenza di giovani è rilevante anche alla guida delle imprese. In Italia in controtendenza solo in agricoltura cresce il numero di giovani imprenditori under 30 che negli ultimi dieci anni sono aumentati dell’12,8% contro un crollo medio del 25,2% dell’insieme dei settori economici, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Infocamere e Unioncamere relativi al periodo 2014-2023.

  

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