La pasta italiana vola sullo spazio con la missione Italian Space Food Project

WASHINGTON – Si è svolta oggi presso l’Ambasciata d’Italia a Washington la conferenza stampa di presentazione dell’Italian Space Food Project, che porta la cucina italiana nello spazio, con la prossima missione Axiom 3 diretta verso la Stazione Spaziale Internazionale, il cui lancio è previsto per il 10 gennaio 2024.

L’equipaggio, di cui fa parte il Colonnello dell’Aeronautica Militare Walter Villadei, gusterà infatti cibo italiano sia durante i 14 giorni di quarantena pre-partenza, con menu preparati per l’occasione da Rana, sia in orbita, grazie a prodotti creati ad hoc da Barilla. Il progetto si inserisce nel contesto della candidatura della cucina italiana al patrimonio immateriale dell’UNESCO, presentata dal governo italiano a fine marzo.

La conferenza stampa si è aperta con il messaggio che il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha inviato per il lancio dell’Italian Space Food Project.

E’ seguita la conferenza stampa di presentazione del progetto, cui hanno partecipato il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, il chief technologist della NASA A.C. Charania, il Generale di Squadra Aerea dell’Aeronautica Militare Antonio Conserva, il Colonnello dell’Aeronautica Militare Walter Villadei, il CEO di Axiom Space Michael Suffredini, il vicepresidente del gruppo Barilla, Paolo Barilla, l’innovation manager del gruppo Rana, Giovanni Rana Jr. e il Presidente di ITA, Italian Trade Agency, Matteo Zoppas.

Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato che “questa missione ha lo scopo di valorizzare ancora di più la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio dell’Unesco. Il nostro cibo arriverà nello spazio. Questa è una tappa abbiamo cominciato lanciando la candidatura sulla nave più bella mondo, l’Amerigo Vespucci, e in tutto il mondo racconteremo attraverso la nostra cucina ciò che l’Italia ha da offrire”. Il ministro ha poi posto l’accento su come sia necessario “rafforzare sempre più la nostra collaborazione per la tutela di un modello democratico ed eventi come quello di oggi vanno in questa direzione”.

L’Ambasciatrice italiana in Usa, Mariangela Zappia, ha illustrato come “Il progetto Space Food si inserisca in una collaborazione di lunga data e molto ampia tra Italia e Stati Uniti nel settore spaziale e che l’Italia sta fornendo il suo contributo fondamentale in questo settore con creatività e innovazione”.

“Abbiamo una serie di attività che faremo per migliorare la nostra capacità di sorveglianza degli oggetti spaziali in orbita. Siamo molto contenti che ci sia una sinergia con il Sistema Italia dove appunto tra le altre istituzioni abbiamo qui il ministro Lollobrigida ma anche i centri di ricerca e le industrie”, ha dichiarato il Generale di Squadra Aerea dell’Aeronautica Militare Antonio Conserva commentando il progetto.  “Avremo la possibilità di fare una serie di esperimenti e avere un nostro astronauta a bordo della missione. Questo garantirà che questi esperimenti possano fruttare il massimo delle opportunità per gli sviluppi futuri perché l’Aeronautica Militare e la Difesa guardano allo spazio come un’opportunità”.

A margine del suo intervento, il Generale Conserva ha presentato ufficialmente la patch della missione, consegnandola al Colonnello Walter Villadei, che piloterà la Crew Dragon fino alla Stazione Spaziale Internazionale.

“Una delle particolarità di questa missione è che abbiamo portato esperimenti che provengono da l’Aeronautica militare, dall’Agenzia spaziale italiana e dall’industria. Siamo di fronte veramente a un’operazione di Sistema che dimostra le opportunità che questo commercial space Flight può offrire al Paese”, ha sottolineato il Colonnello Walter Villadei. “Questa è una delle prime missioni, forse la prima missione in assoluto, che l’Italia fa nella nuova space economy, mettendo insieme diverse istituzioni. C’è l’aeronautica militare, il Ministero della difesa ma c’è il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare, delle foreste, c’è il Ministero del Made in Italy, la Presidenza del Consiglio, con il messaggio che abbiamo ricevuto dal Presidente del Consiglio, c’è l’Agenzia spaziale italiana e l’industria italiana”.

“Penso che l’Italia sia uno dei Paesi migliori dove si possa generare un’innovazione straordinaria e credibile perché si terrà conto di tantissimi aspetti del food. “Per noi è molto interessante perché potremmo sondare degli aspetti sulla pasta legati al gusto alla percezione, al profumo perché non abbiamo quell’esperienza. Da ogni esperienza nasce una curiosità ulteriore per cui sono entusiasta di questo progetto e sono felicissimo da quando sono stato contattato a sedermi insieme a questi illustri signori che hanno esperienza e tecnologie straordinarie per sondare un terreno che per noi è sconosciuto”,  ha aggiunto il vicepresidente del gruppo Barilla, Paolo Barilla

“Siamo entusiasti di aver preso parte al progetto “Italian Food in Space”, che ci permette di continuare la nostra missione di diffondere con grande orgoglio l’eccellenza e l’esperienza gastronomica italiana nel mondo e non solo, ha commentato Giovanni Rana Jr., Innovation Manager del Gruppo Rana. “Questo obiettivo, insieme alla nostra naturale propulsione verso l’innovazione, è da sempre nel nostro DNA che, in oltre 60 anni di storia, ci ha portati ad essere leader nel mercato alimentare del fresco, con una presenza globale in quasi 70 Paesi.  La cucina italiana – continua Giovanni Rana Jr – rappresenta la storia e l’identità del nostro Paese e crediamo che per valorizzarla e promuoverla in modo ancora più efficace sia fondamentale la collaborazione virtuosa tra pubblico e privato.  Per questo abbiamo deciso di essere a fianco delle istituzioni italiane in questo progetto, supportando questo traguardo storico in cui l’Italia svolge un ruolo chiave.”

“Si tratta di una grande opportunità, l’Italia c’è in questi progetti ed è presente col Governo, vogliamo far crescere le nostre imprese e aumentare l’export. Ci sono molti grandi imprenditori ma anche tante e piccole medie imprese che si possono inserire dentro la filiera e per noi è centrale massimizzare le vostre esigenze. Quindi come sistema paese e come sistema imprenditoriale noi siamo al vostro fianco.” Ha detto Matteo Zoppas (Ice).  “Per il futuro si stanno facendo ragionamenti su tecnologie che al momento ancora non esistono, e se pensiamo alla vita nello spazio o su un altro pianeta dobbiamo pensare anche alle necessità che avremo una volta lì. Si aprono allora grandi opportunità, il settore aerospaziale italiano conta circa 7 mld euro di export e la new space economy si stima che passerà dai circa 450 mld dollari ai 600 mld nei prossimi cinque anni, fino ai mille miliardi in pochi altri anni. Se a questo aggiungiamo tutta la ricerca e sviluppo che verrà fatta allora si apriranno grandi spazi per l’esportazione”.

Il Ministro Lollobrigida, in chiusura, ha infine sottolineato il ruolo del Governo, che deve avere una visione e afforzare il Sistema italiano in un quadro mondiale di alleanze sinergiche con chi ha valori comuni su quello che deve essere il futuro, fatto di sostenibilità ambientale, di sicurezza alimentare che però non si può fermare alla parola cibo per tutti ma deve essere affiancata di buon cibo per tutti. “L’’Italia sta raccogliendo la sfida del futuro. Lo sta facendo con una visione, scegliendo di non guardare alla contingenza ma alla prospettiva, investendo oggi sulla ricerca e sull’innovazione, per raccogliere domani. Magari non saranno le nostre generazioni come diceva il colonnello villa dei non sappiamo quanto un esperimento possa fruttare oggi saranno i nostri figli i nostri nipoti a beneficiare di quello che facciamo oggi ma qualcuno lo deve fare e noi intendiamo farlo bene perché l’Italia è abituata per storia a investire oggi a raccogliere domani. Avremo l’occasione di avere la pasta spaziale come dice la l’ambasciatrice Zappia e ovviamente anche il logo della candidatura della cucina italiana patrimonio dell’Unesco. Io sono orgoglioso oggi che il governo guidato da Giorgia Meloni da una donna sia stato in grado di mettere insieme persone e le ringrazio tutte”, ha concluso il ministro.

Al termine della conferenza, Fabrizio Colonna, Ricevitore del Comun Tesoro del Sovrano Ordine di Malta, ha consegnato al Colonnello Villadei la bandiera del OM come simbolo di pace da diffondere nello spazio.

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