Rosso di Montalcino: il Consorzio amplia gli ettari di vigneto del 70% (+364 ha). Il potenziale delle bottiglie arriva a 6,6 milioni (+ 3 milioni). Positivo anche per il Brunello

MONTALCINO – Il Rosso di Montalcino Doc aumenta la propria superficie del 67-70 per cento, passando dai 519,7 ettari di vigneto ad un totale massimo potenziale fissato a 883 ettari.

Molto importante sarà anche l’incremento del potenziale produttivo, che potrà aumentare di oltre l’83%, arrivando a circa 6,6 milioni di bottiglie di Rosso di Montalcino Doc.

L’Assemblea dei soci del Consorzio del vino Brunello di Montalcino ha infatti approvato oggi l’ampliamento della superficie rivendicabile per la Denominazione di origine  Rosso di Montalcino. Il successivo Consiglio di amministrazione del Consorzio ha poi ratificato la decisione.

Per il vigneto della Doc, attualmente di 519,7 ettari, è stato definito un incremento pari a 350 ettari, con una tolleranza aggiuntiva del 4% che porta a un totale complessivo di 364 ettari. Il potenziale produttivo aggiuntivo del Rosso di Montalcino sarà quindi di poco più di 3 milioni di bottiglie (0,75 litri) da sommare all’attuale media di 3,6 milioni di pezzi l’anno riscontrati nell’ultimo quinquennio. Dato, quest’ultimo, ritenuto dal Consorzio troppo leggero a fronte di una domanda internazionale sempre più interessata ai vini della denominazione.

“Abbiamo pensato – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci – a un modello sostenibile per la competitività di un vino in ottima salute, la cui debolezza congenita sta proprio nella scarsità di prodotto.

Allo stesso tempo abbiamo ritenuto importante attuare l’ampliamento senza impiantare un centimetro di vigna in più: i 350 ettari aggiuntivi sono infatti già nelle mappe del territorio come quote di vigneti coltivati a Sangiovese ma liberi da albi contingentati. Con questa scelta, i soci e le altre imprese del territorio avranno la possibilità di ristabilire una condizione produttiva ottimale e allo stesso tempo di non “stressare” la produzione di uve dai vigneti rivendicati a Brunello, a tutela della qualità di prodotto. Ora, per la ratifica formale, la proposta dovrà passare dalla Regione Toscana, che ha attivamente collaborato alla definizione del piano”.

Il documento di proposta approvato oggi in assemblea indica il metodo digressivo alla base dell’ampliamento: per le imprese fino a 10 ettari di superficie rivendicabile iscritta l’incremento arriverà fino al 15%; a scalare le percentuali accordate per vigneti più consistenti, contemplate in altre 2 categorie (fino a 20 ettari e oltre). Il risultato sarà anche quello di favorire la crescita delle piccole aziende; sono infatti 258 le cantine comprese nel primo cluster (fino a 10 ettari), contro le 52 delle restanti categorie a maggior estensione.

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