SAN MICHELE ALL’ ADIGE (TN) – Il verde urbano è molto più di un elemento estetico: è una risorsa fondamentale per la salute, il clima e la qualità della vita nelle città. Proprio a partire da questa consapevolezza si è svolto oggi a San Michele all’Adige un workshop promosso dal Centro di ricerca Foreste e Legno del CREA e dalla Fondazione Edmund Mach (FEM), dedicato alle infrastrutture verdi urbane e periurbane.
L’incontro ha messo in luce il ruolo del verde nel fornire servizi ecosistemici, contribuire alla mitigazione del cambiamento climatico, al recupero di aree degradate e al benessere psicofisico delle persone.
Verde urbano come leva per la salute e la sostenibilità
Nel suo saluto istituzionale, il presidente FEM Francesco Spagnolli ha sottolineato l’importanza di un approccio scientifico alla gestione del verde:
“La FEM è attiva su più fronti, dallo studio dell’areobioma urbano e del monitoraggio pollinico, al supporto tecnico per la valutazione dello stato fitosanitario e della stabilità degli alberi, fino alla formazione professionale. Questo workshop è un’occasione per promuovere buone pratiche verso città più verdi, sane e inclusive”.
Anche il presidente CREA Andrea Rocchi ha evidenziato come la percezione del verde sia cambiata con la pandemia e la crisi climatica:
“Non è più un semplice arredo, ma un piccolo ecosistema. Se pianificato scientificamente, fa bene alla salute dell’uomo e del pianeta, in un’ottica One Health. Il CREA è al fianco di enti e territori per trasformare le città”.
Esperienze, progetti e formazione: focus su soluzioni concrete
Durante l’evento sono intervenuti anche Alessandro Gretter (EUSALP), Alessandro Paletto (Associazione forestale del Trentino) e Claudio Maurina (Ordine dei dottori agronomi e forestali di Trento). Con il contributo di esperti, tecnici, amministratori e cittadini, si è riflettuto sul valore multifunzionale del verde urbano, dalle ricadute ecologiche a quelle sanitarie e sociali.
Sono stati presentati casi studio ed esperienze applicate, tra cui:
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Le collaborazioni CREA con Regione Lazio e Roma Capitale nei progetti Ossigeno e Vivi4Roma, per la messa a dimora di specie forestali selezionate in funzione ambientale (riduzione CO₂, ipoallergenicità, resistenza agli inquinanti);
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I “caffè scientifici” del progetto europeo ForestValue2, per il coinvolgimento attivo dei cittadini;
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I progetti FEM AirBiD (Biodiversa+) e INTUF (COST), sul monitoraggio dei pollini allergenici e dello aerobioma urbano.
Formazione e biodiversità: verso città più verdi
Nel corso dell’incontro è stato presentato anche il corso post diploma FEM per Tecnico del Verde Sostenibile, la cui decima edizione partirà a settembre. Un percorso che unisce competenze scientifiche e operative per formare figure professionali capaci di gestire spazi verdi in modo sostenibile.
A conclusione del workshop, i partecipanti hanno preso parte a una visita didattico-divulgativa al Parco Gocciadoro di Trento, per osservare gli otto habitat naturali presenti e approfondire i temi legati alla biodiversità urbana.