POZNAN’ – Giovani, ricambio generazionale, accesso alla terra e futuro della Politica Agricola Comune (PAC) post 2027 sono stati al centro dell’European Congress on Renewal and Rural Development, l’8 e 9 maggio a Poznań, nella regione polacca della Wielkopolska.
L’evento ha riunito oltre 3.000 partecipanti del settore agricolo da tutta Europa, tra cui una delegazione della Regione Emilia-Romagna, presente insieme a giovani imprenditori agricoli e rappresentanti delle principali associazioni di categoria.
Una delegazione giovane e rappresentativa dell’agricoltura emiliano-romagnola
La delegazione ha visto la partecipazione, in rappresentanza della Regione, di Barbara Attili e Anna Solferini, accompagnate da una nutrita squadra di giovani agricoltori provenienti da tutta l’Emilia-Romagna. Presenti, tra gli altri: Per Coldiretti: Giulia Lori, Luca Gelsi, Alessandro Zanardi; Per Confagricoltura: Claudia Guidi, Riccardo Garuti, Giulia Volpe; Per CIA – Agricoltori Italiani: Martina Codeluppi, Caterina Venturi, Fulvio Orsini; Per Granlatte: Elena Vannini, Lorenzo Cimatti
I partecipanti hanno avuto l’occasione di confrontarsi con esperienze provenienti da diverse regioni europee, rafforzando legami e aprendo nuove opportunità di collaborazione.
Ricambio generazionale: sfide comuni e nuovi scenari europei
Durante i panel dedicati ai giovani, sono emerse le principali barriere all’ingresso in agricoltura, tra cui l’accesso alla terra, il credito, la formazione e la burocrazia. Nonostante le difficoltà, è emerso con forza l’entusiasmo di una generazione che vuole innovare e radicarsi nel territorio.
I giovani agricoltori europei, pur provenendo da contesti diversi, condividono esigenze simili: sostenibilità economica, supporto tecnico e semplificazione amministrativa. La voce dei giovani è stata protagonista nel proporre soluzioni e indirizzi futuri per una PAC più equa e accessibile.
Il ruolo delle Regioni nello sviluppo rurale europeo
Nel panel riservato alle regioni partner della Wielkopolska, si è discusso del ruolo centrale che le Regioni europee possono giocare nella programmazione dei fondi europei e nello sviluppo delle aree rurali. Focus su: servizi, formazione, infrastrutture, digitalizzazione e presidio territoriale.
La Regione Emilia-Romagna, storicamente impegnata in questi ambiti, ha ribadito il valore del lavoro di rete, della cooperazione interregionale e dell’approccio strategico allo sviluppo rurale.
Dialogo istituzionale e futuro della PAC
Altro momento saliente del congresso è stato il confronto tra il Commissario europeo Christophe Hansen, il Ministro italiano dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e altri esponenti di governo europei. Al centro: il bilancio UE e la riforma della PAC post 2027.
Tra i punti condivisi dai ministri:
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Necessità di finanziamenti adeguati alle sfide future
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Semplificazione degli strumenti per agricoltori e amministrazioni
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Mantenimento della struttura a due pilastri (pagamenti diretti e sviluppo rurale)
Il contributo della Regione Emilia-Romagna al dibattito europeo
Nel vertice organizzato dalla rete AgriRegions, la Regione Emilia-Romagna ha riaffermato la sua posizione strategica a fianco delle altre regioni partner, sottolineando l’impegno dell’assessore Alessio Mammi nei tavoli di confronto a livello nazionale ed europeo.
L’evento ha rappresentato un’importante occasione per rafforzare la collaborazione con la Regione Wielkopolska, con cui esiste un partenariato storico, e per consolidare lo scambio di esperienze tra territori agricoli europei impegnati nella costruzione di un futuro sostenibile e inclusivo per le aree rurali.