ROMA – Le dichiarazioni del presidente Donald Trump, relative all’ipotesi di introdurre dazi del 50% su tutte le importazioni europee, sollevano interrogativi rilevanti sul futuro degli scambi transatlantici. Federvini ritiene essenziale affrontare il tema con equilibrio, visione e responsabilità, alla luce del ruolo che il commercio internazionale riveste per la competitività del sistema produttivo italiano.
“È essenziale proseguire e intensificare ogni sforzo di dialogo e cooperazione già intrapreso tra le istituzioni europee e statunitensi, evitando derive che possano mettere a rischio la solidità di filiere produttive che hanno costruito nel tempo relazioni fondate su qualità, trasparenza e rispetto reciproco – afferma Micaela Pallini, presidente di Federvini -. In un contesto globale già segnato da forti instabilità, occorre uno sforzo collettivo per preservare gli equilibri degli scambi internazionali, salvaguardando il lavoro di migliaia di imprese e territori che contribuiscono in modo determinante alla reputazione e alla forza del Made in Italy.”
Federvini richiama l’importanza di preservare un quadro di regole condivise e non discriminatorie, che in passato ha permesso una crescita sostenuta e reciproca tra i due principali mercati mondiali degli spirits. La prospettiva di dazi generalizzati andrebbe a compromettere non solo il commercio, ma anche le basi di una collaborazione economica costruita in decenni di apertura e fiducia.
La Federazione conferma il proprio impegno a collaborare con le autorità italiane ed europee, nella piena consapevolezza del valore strategico delle relazioni transatlantiche e della necessità di intensificare ogni sforzo utile a prevenire l’adozione di misure che penalizzerebbero entrambe le sponde dell’Atlantico.