Fondo Unico PAC, Battista (Copagri): rischio per sostenibilità e flessibilità delle politiche UE

ROMA – Soddisfazione da parte di Copagri  per la convergenza politica in UE al no da parte di Italia e Grecia all’accorpamento dei fondi destinati alla pesca e al settore primario in un unico strumento finanziario.

La posizione, presentata al Consiglio Agrifish in corso a Bruxelles, ha raccolto l’adesione di altre 15 Nazioni, portando a 16 il fronte del dissenso.

La paventata creazione di un fondo unico e di un programma nazionale che vadano a sostituire l’attuale impostazione caratterizzata da fondi e piani separati per agricoltura e pesca desta più di qualche preoccupazione, in quanto rischia di minare l’efficacia e la continuità della PAC, mettendo inoltre a rischio la tanto auspicata flessibilità nell’applicazione delle misure agricole comunitarie che solo recentemente si è cominciata a vedere”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista, all’indomani della presentazione nel Consiglio Agricoltura e Pesca dell’UE di un importante documento promosso da Italia e Grecia per “Una PAC e una PCP forti e adatte ad affrontare le sfide future”.

La recente implementazione dei Piani Strategici della PAC, infatti, arrivata da pochi mesi in risposta alla necessità di rispondere in maniera più adeguata alle nuove sfide e alle crisi dei mercati, ha rappresentato una novità forte e impegnativa, che ora è bene salvaguardare; l’idea di accorpare i due pilastri della PAC, al contrario, oltre ad apparire del tutto inadeguata rispetto agli ambiziosi obiettivi comunitari in materia di sostenibilità, rappresenta una minaccia all’attuazione di misure di sviluppo rurale realmente efficaci e capaci di assicurare il futuro del comparto agricolo dell’UE”, prosegue il presidente della Copagri.

“Anche e soprattutto per questo, registriamo con grande favore la forte convergenza politica di un consistente numero di Stati Membri, che su forte impulso dell’Italia hanno manifestato la propria contrarietà nei confronti di un simile deprecabile scenario”, aggiunge Battista, ad avviso del quale “si tratta di un segnale politico rilevante, al quale dovranno al più presto fare seguito atti concreti per sostenere il Primario”.

“Il tutto, ovviamente, senza prescindere da un bilancio agricolo adeguato, condizione fondamentale per non indebolire la PAC e per evitare di snaturare l’efficacia della positiva inversione di tendenza registrata negli ultimi mesi, andando al contrario a ‘dare gambe’ ai condivisibili intenti delineati anche nella ‘Visione per l’agricoltura e il cibo’ del commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Christophe Hansen”, conclude il presidente della Copagri.

 

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