La Cucina italiana a patrimonio dell’Umanità Unesco protagonista al Fancy Food di New York

ROMA – Si inaugura la settimana del cibo a New York (Food Week) alla vigilia dell’apertura della più grande fiera statunitense del cibo: il Fancy Food.

La 69esima edizione del Summer Fancy Food vedrà l’Italia come Partner Country e si terrà al Javits Convention Center di New York dal 29 giugno al 1° luglio 2025. L’iniziativa rappresenta il più grande evento commerciale negli Stati Uniti per l’industria alimentare e delle bevande.

A Times Square, New York, – sabato 28 giugno – è stato proiettato sul vidiwall principale, il maxischermo più iconico del mondo, una spettacolare campagna promozionale che celebrerà la candidatura della Cucina italiana a patrimonio dell’Umanità Unesco.

Times Square è stata illuminata da un inedito video che promuove le nostre eccellenze agroalimentari, il fascino unico dell’Italia e l’amicizia tra Italia e Usa.

PROMOZIONE PRODOTTI ITALIANI E AMICIZIA ITA STATI UNITI

Il video ha l’obiettivo di lanciare tre messaggi: Cucina italiana candidata a patrimonio immateriale dell’Unesco; Promozione delle nostre eccellenze agroalimentari, alla base della cucina italiana ci sono i prodotti legati al nostro territorio;  Gli Stati Uniti e l’Italia sono Amici “We feel good together”.

La cucina italiana candidata a patrimonio UNESCO

La votazione finale è fissata per il 10 dicembre a Nuova Delhi in India

La storia della candidatura

Il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, rappresentato dal Ministro Francesco Lollobrigida, e il Ministero della Cultura, il 23 marzo 2025 hanno lanciato la candidatura UNESCO della cucina italiana alla Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

La cucina italiana non è solo cibo o un semplice ricettario ma anche un insieme di pratiche sociali, abitudini e gestualità che portano a considerare la preparazione e il consumo del pasto come momento di condivisione e incontro. È il rito collettivo di un popolo che concepisce il cibo come elemento culturale identitario.

“In India – precisa Pier Luigi Petrillo, autore del dossier di candidatura della cucina italiana – ad essere valutato non sarà solo il dossier di candidatura della cucina italiana ma anche l’idea di fondo sottesa a questo dossier: l’idea, cioè, che il cibo possa essere considerato l’identità culturale di un popolo. L’eventuale riconoscimento della cucina italiana come patrimonio dell’umanità sarebbe infatti il primo in assoluto dedicato ad una cucina nel suo complesso e non a singole pratiche o tradizionali”.

Attualmente Messico, Corea, Francia e Giappone sono le uniche cucine che nella totalità o in parte sono patrimonio Unesco.

La cucina italiana fa parte della storia ed è patrimonio per 60 milioni di italiani che vivono nel Paese, per 80 milioni di italiani e i loro discendenti che vivono al di fuori del Paese e per tanti stranieri che amano e si ispirano allo stile di vita italiano.

Promotori

A promuovere la candidatura sono tre comunità: l’Accademia Italiana della Cucina, Istituzione culturale della Repubblica italiana, fondata nel 1953 e che vanta, oggi, 220 sedi in Italia, oltre 80 all’estero e più di 7500 accademici associati; la Fondazione Casa Artusi, fondata nel 2007 al fine di promuovere la cucina italiana; la Cucina Italiana, fondata nel 1929, la più antica rivista gastronomica al mondo.

Il viaggio della candidatura

Il viaggio della candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Immateriale Unesco ha toccato luoghi simbolici, da Venezia, a New York, da Madrid a Londra, da Barcellona a Vigo, da Chicago a Parigi, fino a Singapore e alla Thailandia, solo per citarne alcune, promuovendo le eccellenze enogastronomiche italiane, il patrimonio artistico e le potenzialità turistiche in tutto il mondo. Inoltre, sono stati coinvolti gli Azzurri della Nazionale italiana Volley e quelli del Rugby. Da ultimo il logo “Io Amo la Cucina Italiana” sulla maglia rosa di premiazione del Giro d’Italia.

Il giro del mondo 2023-2025 del Vespucci per promuovere la Cucina italiana

Tra gli ambasciatori più prestigiosi della campagna di promozione della candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Unesco spicca la nave scuola Amerigo Vespucci, che, con il suo tour mondiale, a vent’anni dall’ultima circumnavigazione, ha portatoi prodotti enogastronomici, l’identità e il modello italiano, per 20 mesi, in 5 continenti, 30 Paesi, 35 porti e ha percorso oltre 46.000 miglia nautiche.

Un’occasione unica per promuovere l’immagine dell’Italia all’estero, rafforzare le relazioni internazionali e celebrare l’eccellenza del Made in Italy attraverso eventi, incontri e iniziative in alcuni dei porti più iconici del pianeta.

 

 

 

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