PADOVA – “Non può esistere assicurazione senza fiducia, così come non può esistere agricoltura senza certezze”.
Michele Barbetta, presidente di Confagricoltura Padova, appoggia la denuncia del consigliere regionale Stefano Valdegamberi, che ha portato all’attenzione del Consiglio veneto e della Giunta la situazione drammatica che sta paralizzando il settore primario: migliaia di aziende attendono da mesi i risarcimenti dalle assicurazioni per i danni enormi da danni da gelate, bombe d’acqua, siccità e alluvioni.
“Il sistema delle polizze agevolate è al collasso – dice Barbetta -. Da mesi, in alcuni casi da anni, le imprese agricole aspettano risposte che non arrivano mai. Nel frattempo, l’agenzia statale per le erogazioni in agricoltura Agea tace e il sistema informativo agricolo nazionale Sian continua a macinare inefficienze, scaricando tutto il peso sulle associazioni di categoria. Il paradosso è inaccettabile: noi chiediamo agli agricoltori di anticipare i costi delle polizze, promettendo rimborsi che poi non arrivano nei tempi stabiliti. Come pretendere che un imprenditore creda ancora in un sistema che gli consegna solo carte da compilare, moduli da rifare e piattaforme che non funzionano?”.
La burocrazia è diventata un’arma contro l’agricoltura
Gli uffici sono al limite, schiacciati da adempimenti inutili e duplicazioni senza senso. Le aziende zootecniche vivono un dramma nel dramma: le polizze per le epizoozie e le carcasse, oggi più che mai essenziali, si scontrano con una macchina amministrativa lenta e incomprensibile.
Il tempo è scaduto
Barbetta lancia un ultimatum: “Serve subito un tavolo operativo per riformare radicalmente il sistema delle assicurazioni agricole agevolate. Proponiamo la creazione immediata di un fondo specifico per la gestione del rischio climatico e sanitario, con regole snelle e rimborsi garantiti”. L’alternativa è il disastro annunciato. “Senza una svolta concreta, le imprese smetteranno di assicurarsi. E quando accadrà, sarà troppo tardi per rimediare”, avverte il presidente di Confagricoltura Padova.
La conclusione è amara ma realistica: “Il paradosso di questo Paese è che i sistemi pubblici rallentano, mentre gli agricoltori corrono. Se continuiamo così, non avremo più bisogno di polizze, perché avremo svuotato i campi prima ancora che arrivi il maltempo”.