VERONA – “Dopo i danni della Popillia japonica, arriva l’ennesimo colpo ai frutteti del Veronese: con le nuove restrizioni europee sui fitofarmaci, Bruxelles sta lasciando agricoltori e produttori alla mercé di cimici e altri insetti. È l’ennesima scelta scellerata, che sacrifica le colture di qualità in nome di un ambientalismo da salotto”.
Così Paolo Borchia, segretario provinciale della Lega a Verona e capo delegazione al Parlamento europeo, già firmatario di interrogazioni alla Commissione europea sui danni derivanti dalla riduzione forzata nell’utilizzo di prodotti fitosanitari.
“Avevamo già lanciato l’allarme per chiedere deroghe immediate. Oggi torniamo a ribadire la necessità di un approccio realistico: non si difende l’ambiente distruggendo interi comparti agricoli. Serve buon senso e rispetto per chi lavora la terra ogni giorno”.