Grano, Nocco (FdI): Con CUN e Granaio Italia fermiamo speculazioni prezzi. Governo al fianco degli agricoltori

BARI – “Dal primo gennaio 2026, il prezzo del grano non sarà più deciso da chi specula sui sacrifici degli agricoltori italiani, ma sarà rilevato in modo trasparente grazie alla Commissione Unica Nazionale.

È un cambio di paradigma, voluto fortemente dal Governo Meloni, che si affianca al sistema Granaio Italia per mettere fine alle distorsioni di mercato e alla concorrenza sleale”.

Lo dichiara la senatrice pugliese Maria Nocco, componente della Commissione Agricoltura e prima firmataria dell’emendamento che ha reso operativo il sistema di tracciabilità nazionale dei cereali.

“La decisione annunciata oggi dal ministro Francesco Lollobrigida, durante la protesta degli agricoltori Coldiretti, è una risposta concreta a chi chiede da anni trasparenza e giustizia nel comparto cerealicolo – prosegue Nocco –. Con Granaio Italia abbiamo creato lo strumento per conoscere esattamente quanto grano entra ed esce dal nostro Paese, distinguendo il prodotto italiano da quello estero. Con la CUN sul grano si garantirà finalmente la rilevazione di un prezzo giusto, basato su dati reali e sui costi medi certificati da Ismea. Non si potrà più minacciare di acquistare dall’estero per tenere bassi i prezzi – aggiunge la senatrice di Fratelli d’Italia presente oggi alla manifestazione di Coldiretti a Bari –. Questo significa tutelare i nostri produttori e valorizzare la qualità della filiera cerealicola italiana. È una battaglia di civiltà, che abbiamo condotto insieme al ministro Lollobrigida e al sottosegretario La Pietra, e che oggi comincia a dare i suoi frutti. Granaio Italia partirà nei prossimi mesi e sarà la base informativa per ogni decisione strategica, anche per la definizione dei prezzi – conclude Maria Nocco (FdI) –. Con queste misure, mettiamo fine ai giochi di potere sulle spalle degli agricoltori e riportiamo dignità e valore al lavoro nei campi”.

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