DNC Bovina. Copagri Sardegna, subito tavolo di crisi regionale

CAGLIARI – “Il primo focolaio di Dermatite nodulare contagiosa-DNC, accertato in un allevamento bovino del nuorese ricadente nel comune di Orani, mette nuovamente in emergenza il comparto zootecnico isolano, che si era appena messo alle spalle le ricadute dirette e indirette del calvario vissuto a causa dell’epidemia della Blue tongue”.

Lo sottolinea il presidente della Copagri Sardegna Giuseppe Patteri, in occasione della prima riunione dell’Unità di crisi regionale, composta da rappresentanti del Ministero della Salute, della Regione Sardegna e delle ASL interessate.

“Parliamo di una malattia che, pur non essendo trasmissibile all’uomo, rischia di avere un impatto devastante sugli allevamenti, in quanto va a colpire la produttività di bovini e bufali, arrivando in taluni casi a cagionarne la morte”, spiega il direttore della Copagri Nuoro-Ogliastra Luigi Deiana, evidenziando che “la situazione è aggravata dal blocco della movimentazione che, in base al principio della massima prudenza, è stato disposto non solo per gli animali infettabili dalla DNC, ma anche per gli ovicaprini, i suini e gli equini dei cinquantadue comuni che ricadono nella zona di competenza dell’ASL di Nuoro”.

“Nel richiamare gli allevatori alla massima collaborazione con le autorità preposte, seguendo le raccomandazioni pervenute in merito all’attuazione delle misure di biosicurezza, di monitoraggio e di segnalazione, invitiamo le istituzioni regionali ad attivarsi prontamente per confinare il più possibile l’infezione nella zona in cui è stata segnalata”, aggiunge Patteri, che ha scritto alla Regione Sardegna per “istituire immediatamente un Tavolo di crisi nel quale coinvolgere, oltre a tutti gli assessorati interessati dalla problematica, anche le amministrazioni provinciali e comunali potenzialmente a rischio e le organizzazioni di categoria, così da concordare e portare avanti scelte operative per arginare il problema”.

“Sotto altro profilo, riteniamo fondamentale intervenire anche sul piano burocratico-amministrativo, valutando l’opportunità di dichiarare lo stato di crisi nelle zone colpite, accordando di conseguenza delle specifiche deroghe per gli impegni legati al pascolamento e all’adesione al disciplinare SQNBA, così da non inficiare sul buon esito delle domande PAC e CSR”, conclude il direttore della Copagri Nuoro-Ogliastra.

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