Vino, Vinitaly al tavolo di filiera a Palazzo Chigi. Bricolo: A disposizione per strategia condivisa

Federico Bricolo

ROMA – “Vinitaly è da sempre uno strumento al servizio delle imprese, delle istituzioni e, oggi più che mai, vuole rafforzare la propria azione a sostegno del sistema vitivinicolo del Paese. Insieme possiamo affrontare le molte sfide attuali, non ultima quella dei dazi negli Stati Uniti, un mercato strategico che dobbiamo difendere”.

Così il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, intervenuto al tavolo tecnico di filiera convocato a Palazzo Chigi per affrontare, tra gli altri temi, l’impatto delle nuove tariffe doganali al 15% sul vino italiano, in vigore dal 7 agosto.

“Ringrazio la premier Meloni, i ministri Lollobrigida e Urso, e il sottosegretario Gemmato, per la grande attenzione dimostrata a questo tavolo di ascolto al quale è stato invitato anche Vinitaly – ha detto Bricolo –. La nostra partecipazione testimonia come la promozione del vino all’estero non possa prescindere da una visione corale, in grado di unire imprese, consorzi, associazioni e istituzioni. In questo scenario servono massa critica, visione strategica e coordinamento per affrontare l’impatto dei dazi senza disperdere risorse o opportunità. Vinitaly è pronto a fare la sua parte, al fianco delle aziende e delle politiche nazionali, per difendere un mercato – quello americano – che con 1,9 miliardi di euro in valore nel 2024, vale da solo quasi un quarto dell’intero export vinicolo italiano”.

Da sempre la missione di Vinitaly è promuovere business e cultura del vino italiano all’estero, in collaborazione con ICE-Agenzia, sistema camerale e diplomatico. Con eventi in mercati strategici – come la seconda edizione di Vinitaly.USA a Chicago (5-6 ottobre) e il ritorno in India a gennaio 2026, oltre agli appuntamenti consolidati in Cina per l’Asia e in Brasile per il Mercosur –, la fiera si conferma così uno strumento di politica industriale e commerciale.

“L’urgenza di tutelare uno dei principali simboli del made in Italy impone risposte coordinate e gli interventi fatti da tutti i presenti oggi al tavolo del vino – richiesto dal ministro Lollobrigida al quale va il merito di averlo organizzato in tempi molto rapidi – dimostrano una voglia di procedere uniti in questa direzione. – ha concluso Bricolo – Dalla necessità di rafforzare la promozione nei mercati maturi ed emergenti, alla difesa del valore culturale del vino contro pregiudizi e disinformazione: in questo contesto, Vinitaly rappresenta la piattaforma comune per dare voce e forza al nostro vino nel mondo”.

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