Anticipi Pac: diramata la circolare Agea che disciplina gli anticipi

PIACENZA – Con la circolare del 22 settembre 2025 (prot. n. 72890), AGEA ha definito nel dettaglio le modalità di erogazione degli anticipi PAC per la campagna 2025, dando seguito ai regolamenti comunitari che hanno innalzato le percentuali massime di sostegno.

La Commissione europea, con i regolamenti 2025/1796 e 2025/1797, ha infatti autorizzato gli Stati membri a versare fino al 70% dei pagamenti diretti e fino all’85% per gli interventi di sviluppo rurale legati a superfici e capi di bestiame. Il periodo utile per l’erogazione va dal 16 ottobre al 30 novembre 2025.

“Gli anticipi riguardano tutte le principali misure dei pagamenti diretti – spiega Susanna Franzini responsabile dei Servizi tecnici di Confagricoltura Piacenza -. In particolare sono definiti gli anticipi per: il sostegno di base al reddito per la sostenibilità (titoli PAC), con erogazione pari al 68% del valore del portafoglio titoli, calcolato tenendo conto delle eventuali riduzioni lineari per alimentare la riserva nazionale; il sostegno redistributivo, con anticipo di circa 61 €/ha; il sostegno ai giovani agricoltori, per cui il Piano Strategico Nazionale ha previsto l’aumento del massimale a 200 €/ha, con un importo stimato di anticipo di 101 €/ha; gli eco-schemi, che spaziano dal benessere animale al sostegno agli impollinatori, con valori molto differenziati: ad esempio dagli 84 €/ha dell’Eco2-base (inerbimento colture arboree) ai 340 €/ha per l’Eco5-SEM-BASE in zone Natura 2000; i sostegni accoppiati per colture strategiche: dal frumento duro (65 €/ha) al riso (236 €/ha), dalla barbabietola da zucchero (461 €/ha) al pomodoro da industria (104 €/ha), fino agli aiuti per semi oleosi, agrumi, olio d’oliva e colture proteiche”.

Particolare attenzione merita l’Eco-schema 1, legato al benessere animale e alla riduzione dell’uso di antibiotici e per il quale il periodo di osservazione per il DDD 2025 inizia il 1°gennaio 2025 e termina il 30 settembre 2025. Per il 2025, l’anticipo è fissato al 50% dell’importo minimo previsto dal PSP, con valori compresi fra i 19 € per i bovini da carne o duplice attitudine e i 23 € per bovini da latte e bufalini.

Solo al completamento delle verifiche previste tramite Classyfarm – i cui dati aggiornati al 30 settembre 2025 saranno disponibili a ottobre – sarà possibile arrivare al 70% degli importi. Restano inoltre vincoli stringenti sulla certificazione SQNBA, che condizionano l’accesso a coloro che hanno optato per il al livello 2 dell’eco-schema 1.

AGEA ha evidenziato la necessità di adottare cautele per alcuni interventi particolarmente esposti a variazioni delle condizioni di ammissibilità – come l’Eco-schema 1, il pomodoro da trasformazione, i semi oleosi, gli agrumi e l’olio d’oliva – al fine di evitare pagamenti eccessivi che potrebbero richiedere successivi recuperi. In tali casi, l’anticipo potrebbe essere ridotto rispetto alla percentuale standard, nel rispetto dei massimali di spesa e delle disponibilità residue per i saldi.

“Gli anticipi PAC rappresentano una boccata d’ossigeno per le imprese agricole, che si trovano ad affrontare costi di produzione elevati e una forte instabilità dei mercati – afferma Susanna Franzini, responsabile dei servizi tecnici di Confagricoltura Piacenza –. L’innalzamento delle percentuali al 70% e all’85% è una misura positiva, ma la vera sfida sarà garantire pagamenti puntuali già a partire dal 16 ottobre”.

Franzini sottolinea il valore del sostegno ai giovani agricoltori, “con l’aumento del massimale a 200 €/ha, che incentiva il ricambio generazionale”, ma non nasconde le criticità: ”Sugli eco-schemi, e in particolare sul benessere animale, serve maggiore chiarezza. L’erogazione al 50% è utile, ma gli allevatori devono avere certezze sul saldo, soprattutto per chi completerà la certificazione SQNBA”.

Riguardo agli aiuti accoppiati, Franzini richiama l’attenzione su colture fondamentali per l’economia agricola piacentina e nazionale: “Pomodoro, semi oleosi, agrumi e olio d’oliva sono comparti delicati. I controlli aggiuntivi rischiano di rallentare le erogazioni e di generare recuperi che peserebbero sulle aziende”.

“In questa fase – conclude Franzini – la priorità è la tempestività: gli agricoltori devono poter contare sugli anticipi entro fine ottobre, per mantenere equilibrio di cassa e continuità aziendale. Confagricoltura Piacenza seguirà con attenzione l’attuazione della circolare, offrendo assistenza tecnica e monitoraggio agli associati”.

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