Toscana, cambia la geografia delle piogge

I cambiamenti climatici interessano anche la Toscana. Minori precipitazioni (-19%) sul territorio regionale nel periodo ottobre 2004-giugno 2005 (614 mm) rispetto alla media regionale degli ultimi dieci anni (755 mm). Contemporaneamente si registra una inversione di tendenza della “geografia delle piogge”. A dirlo sono i dati del servizio agrometeorologico dell’Arsia, l’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo-forestale, che ha analizzato le precipitazioni nel periodo ottobre 2004-giugno 2005 confrontandole con quelle dell’ultimo decennio. La scelta di iniziare la comparazione dal periodo autunnale è perché in questa fase normalmente avviene la ricostituzione della falda acquifera che rappresenta la dotazione di base che viene integrata o ridotta durante il periodo primaverile-estivo. Si evidenzia così una riduzione delle piogge su tutto il territorio regionale. Dall’osservazione dei dati e della distribuzione territoriale risultano in realtà 3 situazioni distinte. Scarsità marcata di piogge nell’area settentrionale della regione (-40%), equilibrio in quella centrale e abbondanza in quella meridionale (+30%). Una vera e propria “rivoluzione” del clima: "in passato infatti la Toscana più piovosa era la parte nord e la più siccitosa quella delle province di Grosseto e Siena" – confermano i tecnici Arsia. Ma almeno nel periodo preso in esame non è stato così. I picchi sono infatti rappresentati dal caso di Cutigliano, in provincia di Pistoia, dove fra ottobre 2004 e giugno 2005 sono caduti 630.6 mm di pioggia, contro una media di 1602.9 degli ultimi dieci anni, per una differenza di piovosità di – 61%. Nell’altra parte della regione, invece, nel territorio di Pomonte (Gr), sono caduti 727.5 mm di pioggia (ott. 04-giu 05) contro una media decennale di 528.8% per un aumento delle precipitazioni del 38%. Caso curioso quello della cittadina livornese di Cecina: 609 mm contro 607.7, situazione praticamente invariata. E sulla situazione di questi ultimi giorni: "Ad oggi – rassicurano i tecnici dell’Arsia – non si manifestano grossi problemi sulle colture agricole presenti in campo (ortive, industriali, mais e arboree), perché c’è ancora disponibilità di acqua per l’irrigazione delle colture. Si dovrà comunque tenere sotto controllo l’andamento del tempo nei prossimi giorni in quanto l’effetto combinato della carenza di pioggia e delle altissime temperature potrebbe determinare, specialmente nelle aree collinari, problemi anche alle colture di vite e olivo". (lb)

Nell’immagine: la spazializzazione degli scarti delle piogge misurate nel periodo 1° ottobre 2004-30 giugno 2005 e le medie degli ultimi 10 anni registrate nello stesso periodo

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