Irpinia, vendemmia in controtendenza

Un tratto caratteristico dell’annata 2007 è stato un inverno insolitamente mite con un livello di temperature medie che non si registrava da oltre 50 anni. Il trend riscontrato in dicembre, gennaio e febbraio è stato costante, trasformando la primavera in una sorta di tiepida estate.

Nei vigneti, il mese di marzo è stato uno dei più convulsi di sempre. E’ stato infatti caratterizzato da un germogliato precoce ed altalenante che ci ha tenuto con il fiato sospeso fino ai primi giorni di maggio a causa degli sbalzi termici che hanno creato i presupposti per gelate che, fortunatamente, non si sono verificate.

La tanto attesa pioggia è arrivata nell’ultima settimana di maggio e nella prima di giugno, una presenza resa indispensabile dalle scarsissime precipitazioni del periodo invernale e primaverile. È stata comunque una breve apparizione, seguita da una totale assenza protrattasi per i tre mesi successivi. Questo, però, ha anche generato il positivo effetto di evitare il propagarsi di qualunque tipo di muffa, garantendoci grappoli perfettamente sani ed integri.

La prima uva ad essere raccolta è stata la Falanghina destinata alla produzione del nostro spumante metodo classico DUBL, realizzato con la collaborazione di Anselme Selosse (il protocollo dettato dal maestro di Avize richiede una componente acida ben strutturata, a supporto di un’eleganza che, per evolversi, necessita di almeno 18 mesi di maturazione sui lieviti).
Subito dopo, il 12 settembre, è stato raccolto uno splendido Merlot, destinato alla produzione del Pàtrimo.

Temperature record e scarsità di piogge hanno determinato una riduzione delle rese in tutta Italia. Tuttavia è importante sottolineare che se in Piemonte, in Toscana ed in Puglia la vendemmia può dirsi di fatto conclusa, con i mosti già tutti in fermentazione nei tini, in Campania ed in Basilicata la maggior parte dei grappoli stanno ancora maturando nei vigneti, evolvendo ulteriormente complessità e carattere.

I vigneti sono tutti collocati ad elevate altitudini e quest’anno l’Irpinia sarà sicuramente l’ultima regione a terminare la vendemmia. Le uve stanno completando al meglio la maturazione e ci promettono vini potenti e riccamente fruttati.

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