Ritorno al frumento: nel 2008 girasole e colture di soia in calo

Nel 2008 gli ettari coltivati a soia nel nostro Paese si ridurranno del 18,6% rispetto all’anno scorso, passando dai 130mila del 2007 ai 106 mila del 2008. E’ quanto prevede l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea) che, in collaborazione con l’Unione seminativi, ha diffuso oggi un’indagine condotta ad aprile su un campione di esperti e operatori del settore. La diminuzione delle coltivazioni, spiega l’istituto, interesserà tutte le zone della Penisola e sarà causata dalla maggiore diffusione del frumento e dalla preferenza accordata al granoturco, nell’ambito delle coltivazioni primaverili. Saranno in particolare il Veneto, la Lombardia e il Friuli Venezia Giulia, in quanto zone maggiormente vocate alla coltivazione della soia, a risentire di più del calo. Da sottolineare anche la situazione dell’Emilia Romagna, una regione che, spiega l’Ismea, dovrebbe quasi dimezzare i propri investimenti in questo tipo di coltivazione portandosi quest’anno al di sotto dei 10mila ettari. Un discorso analogo riguarderà anche le coltivazioni di girasole, che nel 2008 diminuiranno dell’8,2% rispetto al 2007, passando da 126.400 ettari a 116mila. La diminuzione delle coltivazioni di girasole, legata anch’essa alla preferenza per il fumento più redditizio, interesserà in particolare la Toscana (-13%) e l’Umbria (-5%). In controtendenza, invece, le Marche dove si attende una crescita di quasi il 5% rispetto all’anno scorso. 
 

Rosanna Paliotta

Informazione pubblicitaria