Prosecco, anche le bollicine a rischio imitazione

Dopo il parmigiano e la mozzarella un altro gioiello enogastronomico italiano e’ entrato nella filiera delle imitazioni e peggio ancora delle contraffazioni: il Prosecco. Ormai vero principe delle bollicine internazionali con milioni di bottiglie vendute in tutto il mondo e un ruolo leader nel gotha della produzione vitivinicola mondiale ( ha superato per la prima volta le esportazioni dello Champagne) anche il nostro Prosecco deve difendersi da produttori senza scrupoli che immettono sul mercato vini di dubbia provenienza e ancor piu’ dubbia qualita’."E’ il solito problema che necessita di soluzioni rapide e condivise – dichiara Elvira Bortolomiol, appartenente alla dinastia produttrice di uno dei piu’ blasonati prosecchi, vice presidente del Consorzio – L’Italian sounding funziona e ci sono delle persone disoneste che su questo speculano. Dal parmesan alla mozzabella, passando a tanti altri esempi del genere, e’ un fiorire di prodotti di dubbia qualita’ che sfruttano indegnamente la storia e la tradizione dei modelli originali italiani. C’era da aspettarselo che sarebbe toccato anche a noi del Prosecco subire questa sorte ma e’ nostra precisa intenzione reagire con durezza. E sottolineo con piacere la presa di posizione delle nostre istituzioni regionali, primi tra tutti il Presidente Zaia e l’Assessore all’Agricoltura Manzato, che fanno sentire noi produttori meno soli in questa lotta".

I falsi – Effettivamente il Prosecco Conegliano-Valdobbiadene, fresca Docg, negli ultimi mesi si e’ trovato a fare i conti con delle imitazioni a dir poco sconcertanti. Dapprima il "Rosecco", ora e’ la volta del teutonico "Prisecco", bevanda frizzante e analcolica che sta vivendo il suo discutibile momento di gloria. Un grave danno sia per i produttori che per i consumatori. "Fortunatamente – prosegue Elvira Bortolomiol – il pubblico si e’ fatto piu’ attento e premia le eccellenze. Lo dimostra il fatto che il Prosecco riscuote un grande successo sui mercati di tutto il mondo e che le bottiglie con la fascetta Docg si stanno vendendo bene. Personalmente noto con estremo piacere che anche l’Italia, da questo punto di vista, sta rispondendo alla grande e che il Prosecco Conegliano-Valdobbiadene sembra essere davvero il vino del momento".

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