Il Nobile Docg compie 30 anni, ora è il momento dei giovani produttori

Una festa ma anche un’occasione per riflettere su alcuni temi emersi con vivacità dal dibattito tra i protagonisti della conquista della Docg e quelli della scena attuale. Su questi piani, diversi ma omogenei, si è sviluppata “Generazione N”, la giornata organizzata dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano per celebrare il trentesimo anniversario della Denominazione di Origine Controllata e Garantita che il pregiato rosso toscano ottenne per primo in Italia. Per ricordare quel periodo non lontanissimo ma già quasi “eroico” l’associazione dei produttori ha invitato l’allora presidente Alamanno Contucci (tuttora attivissimo nel settore vitivinicola) e Francesca Adinolfi, nel 1980 Dirigente Superiore del Ministero dell’Agricoltura.

Oggi – La realtà odierna è stata tratteggiata dall’attuale presidente Federico Carletti, comunque protagonista già nei primi anni ’80, dal Sindaco Andrea Rossi e dal Presidente della Strada del Vino Nobile Doriano Bui. A fare da “collante” tra il mondo imprenditoriale e istituzionale locale ed il mercato, il Presidente della Camera di Commercio di Siena, Massimo Guasconi. Ben stimolati dal conduttore, il giornalista Alex Revelli, gli ospiti hanno raccontato la storia della DOCG anche attraverso aneddoti e curiosità ma hanno anche lanciato messaggi significativi. Carletti ha affermato che “l’etica della produzione è l’unica prospettiva di futuro che possiamo avere. Grazie ad un disciplinare evoluto e realistico, tutti i produttori potranno, ogni anno, proporre un Nobile di alta qualità. Sono ottimista, abbiamo un futuro ma dobbiamo lavorare con la massima professionalità: il vino che racconta un territorio così ricco si venderà sempre, attuando una corretta politica dei prezzi”.

Nobile – Contucci ha, a sua volta, affermato che “i produttori di Nobile continueranno ad essere eticamente impegnati nella propria attività ma non sono disposti ad accettare attacchi che possano impoverire la denominazione come quelli che rischiano di venire dalle future regolamentazioni europee”. Su questo piano il comparto ha incassato il pieno consenso e l’appoggio della Regione Toscana, rappresentata dall’Assessore all’Agricoltura Gianni Salvadori (“Siamo a fianco dei produttori di Nobile in questo percorso di tutela e riconoscibilità del marchio”) e del Sindaco Rossi. Anzi, Carletti ha sottoscritto la dichiarazione di Contucci, annunciando la propria imminente partenza per Bruxelles dove proseguiranno i contatti per evitare che nuove normative indeboliscano la denominazione.

Enne – La “Generazione N”, quella degli anni ’80, ha visto cambiare in maniera radicale il rapporto tra vino e consumatore. Se prima il vino di qualità era cosa per pochi, oggi sono sempre di più i giovani ad apprezzarne le caratteristiche. Nel corso della giornata sono stati presentati i risultati di una indagine condotta dalla Rce Consulting sul ricambio generazione nelle aziende vitivinicole a Montepulciano in particolare. Da questo studio risulta che oltre il 50% delle imprese intervistate (un campione che ha riguardato circa la metà delle aziende vitivinicole a Montepulciano) hanno ad oggi superato con successo la seconda generazione. Il 70% delle aziende hanno già affrontato l’argomento ricambio e l’87% di queste pensa all’avvicendamento familiare. Vino fatto da giovani per i giovani secondo lo studio presentato da Fabio Taiti, presidente del Censis Servizi, secondo il quale dei circa 9milioni di italiani collocati tra i 30 e i 40 anni di età starebbero sempre di più  indirizzandosi ad un consumo consapevole del vino. 

Storia –  Nel 1980 furono 450mila le bottiglie di Nobile Docg. Nel 2009 il Consorzio ha rilasciato 8milioni di fascette. Il mercato del Vino Nobile di Montepulciano ha visto un 2010 positivo con importanti quote verso l’estero dove è andato il 68% di prodotto mentre il restante 32% è stato destinato al mercato nazionale con Toscana (circa il 40 per cento) e Lombardia (circa il 15%) come regioni capofila. L’export del Nobile in particolare si rivolge ai paesi europei (circa il 70% della quota), dove Germania (30 per cento), Svizzera (27%) restano i principali mercati. Si sono riconfermati in forte crescita anche i mercati Usa e quello asiatico, paesi nei quali il Consorzio è stato e sarà ancora presente con un tour promozionale.

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