Sacchetto (Piemonte), lo Stato deve garantire risorse alle APA

Negli giornata di martedì 15 febbraio si è tenuto a Roma un incontro straordinario tra Ministero e Regioni per aprire un confronto sui mancati finanziamenti, all’interno del Decreto milleproroghe, da destinare alle Associazioni Provinciali Allevatori e alle attività di miglioramento genetico, prevenzione e garanzia di sicurezza alimentare. Un tavolo al quale hanno partecipato Assessori all’agricoltura e rappresentanti delle Regioni insieme al Ministro delle politiche agricole Giancarlo Galan, il Ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto ed il Sottosegretario all’economia e alle finanze Sonia Viale.
Il Ministro Galan ha individuato, quale unica possibile soluzione al problema, il riequilibrio, da parte di ogni singola Regione, delle risorse a disposizione, destinando fondi precedentemente impegnati in altri comparti al settore agricolo.

L’incontro – “L’incontro non ha certo fruttato i risultati sperati, la proposta avanzata non è risolutoria” ha commentato l’Assessore regionale all’Agricoltura in Piemonte Claudio Sacchetto, presente a Roma alla riunione straordinaria “Ogni Giunta regionale, per far fronte ai sacrifici imposti, ha già ridotto al massimo le disponibilità per ogni settore. Non è possibile, anche con la volontà, limare ulteriormente gli stanziamenti preventivati per ricavare finanziamenti da destinare alle Apa. E’ necessario che da Roma si reperiscano nuove risorse, si tratta di un aiuto alla collettività intera, le Associazioni Provinciali Allevatori infatti coinvolgono interessi trasversali, non esclusivamente legati al comparto agricolo: ne vanno di mezzo la sicurezza alimentare dell’intero Paese, la tracciabilità dei prodotti, miglioramenti e innovazioni di tipo genetico, posti di lavoro. Il rischio, inoltre, è che la zootecnia italiana, da sempre leader per qualità ed eccellenza, possa subire contraccolpi di grande entità. Il nostro compito non è finito, continueremo con un’azione costante che possa sostenere un settore che negli anni si è dimostrato vero e proprio fiore all’occhiello della nostra agricoltura”.

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