Nac, nel 2010 sequestrate 12mila tonnellate di alimenti

197 anni al servizio della collettività. E’ l’anniversario celebrato lo scorso 5 giugno dall’Arma dei Carabinieri di cui fanno parte i Nac (Nuclei Antifrodi Carabinieri) che ogni giorno vigilano sulla sicurezza alimentare degli italiani.

I sequestri in numeri – Olio trattato alla clorofilla, falso olio extra vergine di oliva servito nei ristoranti, formaggi e pomodori falsamente indicati come DOP, alimenti in cattive condizioni e scaduti di validità sono stati oggetto di un imponente sequestro per 12 mila tonnellate (+114 % rispetto al 2009) da parte dei Nuclei Antifrodi Carabinieri (NAC) nel corso delle attività svolte nel 2010. Nel corso delle numerose verifiche ispettive che hanno visto i NAC di Roma, Parma e Salerno operare in tutto il territorio nazionale in stretta intesa con i vari Comandi territoriali, sono stati effettuati controlli su 1375 aziende, sulla grande distribuzione organizzata, nei principali centri commerciali e nei mercati generali, verificando in particolare l’osservanza della normativa nazionale ed europea a tutela della qualità alimentare, specie in riferimento agli obblighi sulla tracciabilità degli alimenti. I sequestri più imponenti sono stati effettuati presso alcuni porti commerciali, ove in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane sono state bloccate diverse tonnellate di pomodoro falsamente indicato a marchio DOP o “biologico”, e concentrato di pomodoro cinese dichiarato come nazionale. Ammonta complessivamente ad oltre 115 milioni il valore dei beni immobili, dei conti correnti e degli altri beni sequestrati sottratti al circuito illegale.L’ attività di verifica ha riguardato anche l’azione di contrasto alle frodi e alle truffe in danno dell’Unione Europea, con l’accertamento di oltre 17 milioni di euro di contributi comunitari illegalmente percepiti (+123% rispetto al 2009) negli aiuti alle produzioni agricole. Le indagini tecnico- finanziarie svolte dai NAC sono state sviluppate con accurate verifiche documentali riscontrate con i sistemi di rilevazione satellitare e con controlli diretti sui campi, ed hanno consentito di sventare principalmente le truffe all’Unione Europea perpetrate mediante la fatturazione di operazioni inesistenti o la fittizia intestazione di terreni agricoli, risultati invece non destinati a produzioni agricole o addirittura di proprietà di altri ignari agricoltori.I Nuclei Antifrodi Carabinieri hanno quindi proceduto a segnalare oltre 500 soggetti economici alla Corte dei Conti per il recupero del danno erariale e agli organismi pagatori per la sospensione dei contributi.

L’attività – “La rilevanza economica e sociale degli interventi finanziari comunitari nel comparto agro-alimentare – ha precisato il Comandante dei Nuclei Antifrodi Carabinieri, Colonnello Maurizio Delli Santi – pone l’esigenza di assicurare un “sistema di controlli” sempre più efficace ed incisivo che eviti indebite destinazioni che possono alimentare anche il circuito illegale dei finanziamenti delle organizzazioni criminali. E il nostro compito è rivolto soprattutto a tutelare i consumatori e i soggetti economici, agricoltori e imprenditori, che rispettano le regole e che spesso inconsapevolmente subiscono la concorrenza sleale dei disonesti”.

Il plauso del ministro Romano – Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano ha così commentato il resoconto delle attività svolte dai NAC: “Ci stiamo avvicinando sempre di più alla nuova Politica Agricola Comune, che certamente imporrà criteri più rigorosi nel regime degli aiuti comunitari, ed è assolutamente indispensabile che l’Italia si presenti a questo fatidico appuntamento con le idee chiare nella lotta alle frodi. In quest’ottica l’opera dei Nuclei Antifrodi Carabinieri è sicuramente un biglietto da visita che non ha rivali: il lavoro svolto dai NAC, è preziosissimo e insostituibile nella tutela della legalità e della sicurezza nel comparto agro-alimentare. Soprattutto se si vuole che il “Made in Italy” non venga compromesso dall’azione irresponsabile di pochi soggetti senza scrupoli, che pensano di lucrare sulla buona fede, sui risparmi e sulla salute dei consumatori. Presento davvero con soddisfazione il resoconto dell’Attività Operativa 2010 del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari convinto che si possa pensare presto ad un programma di potenziamento organizzativo del Reparto. Grazie dunque agli Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri dei NAC. A Voi tutti giunga davvero sentito il mio più vivo e sentito apprezzamento per quello che fate e per quello che farete nell’interesse del Paese e della nostra agricoltura”.

Il piano d’azione – E per il futuro? Il Ministro Saverio Romano ha già concordato un “piano d’azione” con il Comandante dei Nuclei Antifrodi Carabinieri Col. Maurizio Delli Santi. Tra le linee le linee direttrici su cui saranno concentrati gli sforzi del Ministero per sostenere l’azione di contrasto all’illegalità agroalimentare da parte del Comando: intensificare la cooperazione internazionale nella lotta all’agropirateria per tutelare il “Made in Italy” dal sempre più diffuso fenomeno della evocazione dell’Italian Sounding che tanto danneggia il nostro comparto agro-alimentare; aggredire più incisivamente i patrimoni illeciti conseguiti da chi froda l’Unione Europea e che pensa di lucrare sull’ “agro pirateria”. 

Informazione pubblicitaria