G20 agricoltura, Romano: aiuti agli indigenti è una priorità

"Voglio innanzitutto esprimere un vivo ringraziamento alla Presidenza francese ed al Ministro Bruno Le Maire per l’organizzazione di questo evento. Inoltre voglio ricordare il ruolo che hanno avuto le Organizzazioni internazionali e a tutti i delegati che hanno lavorato al successo di questa iniziativa. Che la volatilità dei prezzi e la sicurezza alimentare siano le sfide attuali alle quali bisogna rispondere con efficacia mi pare un dato acquisito da tutti. L’impatto di queste problematiche riguarda tutti i settori produttivi e l’intera comunità internazionale, con conseguenze spesso assai gravi anche sul piano sociale. Per questo trovo giusto avere inserito la tematica agricola tra le priorità dell’agenda politica del G20". Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano intervenendo per primo al G20 Agricoltura di Parigi. "Uno strumento – ha proseguito il ministro – che in passato l’Unione Europea ha utilizzato con successo per correggere alcune distorsioni di mercato – ha sottolineato il Ministro – è stato quello degli aiuti agli indigenti, che portava con sé anche una grande impronta sociale. Constatare adesso un ridimensionamento di queste misure, appare in contrasto con la situazione economica globale. In una fase così delicata ritengo indifferibile l’impegno sia del G20 sia dell’Unione Europea – che affronterà il tema nel prossimo Consiglio – in direzione di un potenziamento degli aiuti in favore delle fasce più deboli della popolazione, convinto come sono che le politiche economico-finanziarie di coordinamento non possano prescindere da una forte attenzione alla promozione dei diritti di ogni uomo".

Risultato storico – "L’Action Plan – ha sottolineato Romano – che abbiamo predisposto è un risultato storico, è l’inizio di un percorso comune per garantire la sicurezza alimentare dell’intero pianeta. Il G20 dovrà coordinare le necessarie sinergie tra le autorità nazionali, la società civile ed il settore privato, che ha una responsabilità importante.  La trasparenza dei dati sulla produzione ed i consumi è assolutamente necessaria e può contribuire alla stabilità dei mercati e dare maggiori garanzie ai produttori, limitando tensioni e fenomeni speculativi forieri di conseguenze sempre più gravi. In questo ambito ritengo che l’implementazione del sistema ‘Amis’ in sede FAO, sia una scelta opportuna e una risposta adeguata".

Privato protagonista – "Perché il sistema funzioni è fondamentale, infatti, – ha proseguito il ministro delle Politiche agricole – che il settore privato sia coinvolto in questo percorso, anche attraverso forme di cooperazione con il settore pubblico. Il nuovo sistema dovrà sfruttare al meglio le risorse già esistenti. In questo contesto, il Comitato per la sicurezza alimentare deve continuare a svolgere un ruolo di primo piano, in sintonia ed in collegamento con il Rapid Response Forum, organismo che andrà creato per il coordinamento in materia delle autorità nazionali. Ritengo, inoltre, che vi sia la necessità di approfondire l’analisi delle relazioni di biocarburanti e sicurezza alimentare. Condivido l’analisi contenuta nel documento predisposto dalle Organizzazioni internazionali. È necessario procedere verso una maggiore trasparenza e regolamentazione dei mercati. Su queste basi ritengo che dobbiamo incoraggiare i nostri colleghi delle finanze a perseguire tale obiettivo. Una maggiore trasparenza e una migliore regolamentazione dei mercati dei derivati, relativi ai prodotti agricoli, apporterà tangibili effetti di contrasto della volatilità dei prezzi".

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