Agnello del Centro Italia, dall’Ue arriva il marchio Igp

Riconoscimento del marchio Europeo di Identificazione Geografica Protetta per l’Agnello del Centro Italia. La certificazione viene assegnata ad agnelli macellati che si caratterizzano per la conformazione e per i valori molto bassi sia di grasso intramuscolare (0,78 g/100 g t.q.) che di colesterolo. L’area di produzione comprende le 6 regioni del centro Italia, la provincia di Grosseto è la prima in Toscana ad attivare la certificazione.

La razza – L’Agnello del Centro Italia deriva da razze di pecore ad attitudine carne o a duplice attitudine (carne e latte), è un prodotto tradizionale che si differenzia in base al peso della carcassa, in "leggero" (da 8 a 13 kg), e "pesante" (oltre 13 kg ); inoltre viene valorizzata la tipologia "castrato" (peso carcassa oltre 20 kg). Ogni fase del processo produttivo è monitorata e documenta: dall’allevamento al mattatoio, fino al laboratorio di confezionamento. Tutti i passi della filiera sono seguiti dalle strutture di controllo riconosciute dal Ministro dell’Agricoltura e che garantiscono la tracciabilità del prodotto nonché l’autenticità della certificazione.

Il riconoscimento – L’iniziativa è stata voluta fortemente dagli allevatori per tutelare un prodotto ottenuto dalle razze storiche locali originatesi da una popolazione appenninica e che oggi, grazie al miglioramento genetico e alla professionalità degli allevatori, rappresenta un prodotto di qualità, molto apprezzato dai consumatori. "Un’iniziativa lodevole ed importante – dichiara Enzo Rossi, assessore per lo sviluppo rurale – promossa dai produttori grossetani, che, grazie anche alle associazioni di categoria, si sono associati con i colleghi del centro Italia per garantire ai consumatori un prodotto sicuro e di alto valore. L’obiettivo è valorizzare le produzioni locali, assicurando carne di qualità al consumatore e il giusto riconoscimento agli allevatori. In un mercato globale in cui arrivano prodotti a prezzi bassi, ma di bassa qualità, è necessario e strategico differenziarsi, puntando sulla filiera corta con prodotti tipici e certificati".

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