Cia Toscana, dignità all’agricoltura per il rilancio dell’economia

"Crisi economica, sofferenza e difficoltà diffusa delle imprese, crescita delle disuguaglianze, aumento delle povertà, disagio sociale, crescente distacco tra le necessità del paese, dell’economia e della società, e gli interventi adottati dal Governo". Lo sottolinea Giordano Pascucci, presidente della Cia Toscana, nell’editoriale del numero di ottobre (attualmente in distribuzione) di Dimensione Agricoltura, il mensile della Confederazione regionale.

La situazione – Un paese in difficoltà, per superare l’attuale smarrimento diffuso, serve una svolta: "Il cambiamento – aggiunge Pascucci – è necessario ed urgente: serve un nuovo governo, una nuova ed autorevole leadership politica, andrà promossa una nuova classe politica, vanno recuperati senso morale, valori, eticità e senso dello stato, soprattutto per chi ricopre incarichi nelle istituzioni. Occorrono interventi urgenti ed efficaci per portare il paese, i nostri conti pubblici  e la nostra economia in “acque sicure”, attraverso interventi ispirati  a principi di rigore ed equità, colpendo la rendita, la speculazione e l’evasione fiscale".

Misure urgenti – Per la Cia Toscana sono urgenti gli interventi per la crescita e lo sviluppo: infrastrutture, servizi, mobilità, logistica, competitività, rilancio dell’economia. "L’agricoltura e le aree rurali – prosegue il presidente Cia – meritano maggiore attenzione, vanno valorizzate e sostenute, devono beneficiare degli interventi per la crescita e lo sviluppo del paese. Serve una politica agraria nazionale, concordata con le regioni e le rappresentanze dell’agricoltura; vera, seria, concreta che affronti i nodi irrisolti del nostro settore, che metta in atto gli  interventi necessari a ridare competitività alle nostre produzioni, alle nostre imprese, al made in Italy. Una nuova classe politica che creda nell’agricoltura, nelle sue capacità di crescita e di sviluppo, che sappia svolgere un ruolo di protagonista e tutelare l’agricoltura e le imprese italiane nelle delicate trattative europee sulla riforma della Pac e nelle altre sedi internazionali. Le imprese agricole  – continua Pascucci – stanno dimostrando, nonostante le crisi e le difficoltà, una forte capacità imprenditoriale, dinamismo, voglia di investire nel futuro; non vanno deluse, vanno sostenute con misure efficaci che creino nuove opportunità, promovendo un grande ricambio generazionale nel settore e favorendo la disponibilità del bene terra e l’accesso al credito per chi vuol investire in agricoltura".Ed inoltre, per il presidente della Cia Toscana è necessario "superare l’individualismo imprenditoriale e la frammentazione organizzativa – sottolinea -, la gravità della situazione impone un cambiamento anche nel modo di operare. Credo che occorra un approccio nuovo e diverso; non si tratta di  superare né l’identità né tanto meno l’appartenenza, anzi: il bagaglio identitario e di esperienze di ciascuno deve essere posto a disposizione di tutti, con orgoglio ed umiltà al tempo stesso, perseguendo il comune obiettivo di restituire competitività all’agricoltura ed alle aree rurali".

 

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