Ognissanti: crisi e maltempo frenano gli agriturismi

La crisi economica e i timori legati alle condizioni meteorologiche non aiutano la vacanza in campagna. Anzi, per il Ponte di Ognissanti gli agriturismi italiani non sorridono affatto: le prenotazioni sono limitate, soprattutto per quel che riguarda i pernottamenti, che sono stimati in calo dell’8 per cento. Una “boccata d’ossigeno” arriva soltanto dal fronte ristorazione: la buona tavola “verde” fatta di prodotti tipici e legata al territorio continua ad attrarre turisti e famiglie, con un incremento medio del 5 per cento sullo stesso periodo del 2010. Lo afferma Turismo Verde, l’associazione nazionale agrituristica della Cia-Confederazione italiana agricoltori, alla vigilia del Ponte dell’1 novembre.

Maltempo – Questa volta a determinare il crollo dei pernottamenti nelle strutture in campagna -spiega Turismo Verde-Cia – non sono solo le difficoltà economiche delle famiglie, che tendono sempre di più ad accorciare le vacanze prediligendo soste brevi e veri e propri “mordi e fuggi”. Sulla flessione delle richieste di alloggio sta pesando moltissimo la paura del brutto tempo. Per esempio nel Sud Italia e nelle isole, dove sono previste abbondanti piogge nel week-end, le prenotazioni sono davvero scarse. Ma a incidere fortemente sul calo stimato dell’8 per cento è l’effetto della violenta alluvione in Liguria e in Toscana, zone vocate al turismo e agli agriturismi: in tutte le aree colpite drammaticamente dal maltempo, come le Cinque Terre e la Lunigiana, le prenotazioni sono state praticamente tutte disdettate.

Bene la ristorazione – A risollevare un po’ la situazione per gli agriturismi in questo Ponte è solo il capitolo ristorazione: tra domenica 30 ottobre e lunedì 1 novembre in tantissimi si recheranno a pranzo o a cena in campagna – osserva Turismo Verde-Cia – per scoprire e gustare i piatti tipici dell’autunno e le tradizioni gastronomiche locali. Senza abbuffarsi però: oggi gli italiani risparmiano anche a tavola, evitando le “mangiate pantagrueliche” di una volta e ordinando senza sprechi. Ecco perché moltissime aziende agrituristiche oggi propongono anche “menù degustazione” a tariffa fissa e brevi percorsi enogastronomici a prezzi contenuti.   

Coldiretti –  Quasi un italiano in vacanza su dieci (7,3 per cento) sceglierà di alloggiare in agriturismo che registra un forte incremento delle prenotazioni per il prossimo ponte lungo di Ognissanti. E’ quanto emerge dalle elaborazioni Terranostra-Coldiretti sulla base dell’indagine di Federalberghi che per i 7,3 milioni di vacanzieri indica l’agriturismo come l’alternativa privilegiata all’albergo per questo ponte d’autunno, se si escludono le abitazioni private.

Buona tavola – Se la buona tavola è una delle ragioni principali per scegliere uno dei 19mila agriturismo italiani, ad attrarre i vacanzieri è anche la ricca offerta di attività all’aria aperta che – sottolinea la Coldiretti – va dalle fattorie didattiche per i piu’ piccoli all’equitazione, tiro con l’arco, trekking,  in quasi la metà  non mancano attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici particolarmente apprezzate in tempi di funghi, tartufi e castagne.

Voglia di sagra – Molto interesse – continua la Coldiretti – infatti riscuotono tra i buongustai le tradizionali sagre d’autunno per scoprire tradizioni gastronomiche locali attraverso piatti tipici a base di queste specialità. La tendenza di crescita per la vacanza verde è spinta dai percorsi turistici legati all’enogastronomia con circa 140 strade dei vini e dei sapori lungo le quali assaporare le molteplici tipicità del territorio, ma in Italia sono “aperti al pubblico” per acquistare prodotti enogastronomici 63mila frantoi, cantine, malghe e cascine ed anche – conclude la Coldiretti – 800 di mercati degli agricoltori di Campagna amica localizzati spesso in prossimità delle località turistiche. 

 

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