Emergenze fitosanitarie, nasce un pool di esperti per combatterle

Il cancro batterico dell’actinidia che sta sterminando i kiwi italiani, il punteruolo rosso che devasta le palme delle nostre città, la diabrotica del mais, ma anche il cinipide del castagno, la “tristezza” degli agrumi e molte altre emergenze fitosanitarie sono da oggi sotto l’occhio vigile di un pool di esperti – dottori agronomi e dottori forestali -, per combatterli su tutto il territorio nazionale attraverso un monitoraggio costante e continuativo. E’ stato presentato a Roma, dal Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (Conaf), in occasione della due giorni di conferenza delle Federazioni regionali e assemblea Ordini provinciali: si chiama Conef, Coordinamento nazionale emergenze fitosanitarie, e sarà un vero e proprio braccio operativo del Conaf. Sono già una cinquantina i professionisti esperti che quotidianamente operano nel campo della difesa delle piante, da patogeni e parassiti, che si sono messi a disposizione della rete nazionale. «I nostri professionisti, tutti di comprovata esperienza in questo settore – sottolinea Andrea Sisti, presidente Conaf – si mettono a completa disposizione degli enti pubblici (e dei servizi fitosanitari locali), quindi dei cittadini, per contribuire in modo sostanziale alla risoluzione di vere e proprie calamità per l’agricoltura e l’ambiente del nostro paese».

Il servizio –  Sul web oltre ad una carta nazionale con elenco e info sui dottori agromoni e dottori forestali inseriti nella rete Conef;  sarà sempre attivo e aggiornato un Sistema informativo territoriale che attraverso una cartografia informerà della presenza e diffusione in tempo reale delle emergenze fitosanitarie. «Attraverso il Sistema informativo territoriale – spiega Cosimo Damiano Coretti, co-responsabile del Coordinamento nazionale delle emergenze fitosanitarie – abbiamo a disposizione uno strumento di monitoraggio e valutazione della diffusione territoriale delle situazioni di emergenza».
Lo scambio di esperienze e conoscenze tra i componenti del Coordinamento, i Servizi fitosanitari e gli altri attori coinvolti nella difesa fitoiatrica risulta un elemento imprescindibile per formulare proposte agli enti preposti sulle problematiche inerenti alla difesa integrata: «La rete Conef – specifica Enrico Antignati, co-responsabile Conef – offre così, in modo interamente gratuito per il pubblico, la collaborazione ai Servizi fitosanitari, gli enti pubblici e privati di ricerca in campo fitoiatrico per la progettazione, applicazione, analisi e valutazione di protocolli sperimentali volti a testare l’efficacia delle diverse procedure terapeutiche».

Attività – Operativamente il web (www.conaf.it) sarà la prima sala operativa del pool di esperti alla lotta di patogeni e parassiti; e, quindi, saranno attivati e organizzati corsi, eventi, convegni sulle principali emergenze. Nel mese di gennaio 2012 il primo appuntamento in programma, nel Lazio, dedicato al cancro batterico dell’actinidia che sta flagellando le coltivazioni di kiwi in questa regione e nelle regioni vocate (come Piemonte, Calabria, Campania, Puglia e Basilicata). Nel mese successivo summit sul cinipide del castagno. Sul portale web sarà attivo un forum specialistico (per ciascuna delle emergenze fitosanitarie) con un moderatore che smisterà le segnalazioni e le richieste degli esperti. Ma soprattutto, sarà fondamentale il lavoro che i professionisti dislocati su tutto il territorio nazionale faranno a supporto delle amministrazione pubbliche.  

Controlli – La presentazione del nuovo strumento operativo per le emergenze fitosanitarie è avvenuta nella sede del Nucleo Antifrodi Carabinieri di Roma: «Un sentito ringraziamento noi tutti – ha ricordato il Conaf – lo rivolgiamo al Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari Nuclei Antifrodi Carabinieri per averci dato oggi l’opportunità di essere ospiti in questa splendida sala intitolata ai caduti di Nassiriya, ma soprattutto per l’importante missione che svolgono ogni giorno nella lotta all’agropirateria e alle frodi comunitarie nel comparti agroalimentari».  

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