Accordo UE su pacchetto latte, esulta il Consorzio del Parmigiano Reggiano

“Siamo di fronte ad un passaggio di straordinaria importanza, cui dovrebbero corrispondere passaggi e decisioni formali che aprono prospettive di lavoro fondamentali sul tema del governo delle produzioni, tema sul quale il nostro settore gioca gran parte della propria stabilità”.  Giuseppe Alai, presidente del Consorzio del Parmigiano-Reggiano, esprime così la soddisfazione dell’Ente di tutela sull’accordo politico raggiunto oggi in sede UE da Parlamento, Consiglio e Commissione a proposito di quel “Pacchetto latte”, adottato nell’estate scorsa dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, che stabilisce la possibilità, nel rispetto delle regole della libera concorrenza, di programmare e gestire i volumi produttivi dei prodotti caseari di qualità.

Soddisfazione – “Un risultato – sottolinea Alai – che renderà più agevole il cammino della programmazione e gestione ordinata della produzione intrapreso dal Consorzio, ma di volta in volta subordinato ad autorizzazioni che potranno essere superate dall’adozione definitiva di un principio: quello, in sostanza, del riconoscimento della gestione dei flussi produttivi come condizione essenziale per garantire uno sviluppo fondato sulla tutela dei redditi dei produttori e, conseguentemente, anche sulla possibilità di accrescere le possibilità di investimento”. “Siamo stati precursori della sperimentazione di questo cammino – spiega Alai – adottando piani produttivi già nel 2006 e divenendo oggetto di attenzione da parte del Commissario Ciolos (due visite nel 2010 e nel 2011 a questa realtà “sperimentale” – n.d.r.); oggi siamo a maggior ragione soddisfatti davanti a quanto si è consolidato a livello europeo”.

UE – Sull’accordo raggiunto a Bruxelles (che verrà formalizzato nel prossimo febbraio in un regolamento relativo al pacchetto latte) pesavano fino alle scorse settimane diverse incognite, tanto che in un convegno a Reggio Emilia, alla vigilia della presentazione delle proposte di riforma della PAC da parte della Commissione presieduta da Dacian Ciolos, il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, aveva dichiarato: “senza l’adozione delle riforme che riguardano la gestione dei volumi produttivi e le norme di tutela della qualità, in Parlamento non approveremo nessun pacchetto che ci venga proposto”.  “A De Castro – osserva Alai – siamo grati per l’intenso ed efficace lavoro di confronto con gli altri partner europei, che ha contribuito decisamente ad assicurare il superamento di una spaccatura ancora ben presente a metà ottobre e di arrivare ad un risultato di straordinario interesse per i nostri produttori”.

Pacchetto Qualità  – "Oltre che auspicabile – sottolinea il direttore del Consorzio del Parmigiano-Reggiano e vicepresidente di OriGin, Leo Bertozzi – è ora ragionevole pensare che l’adozione del Pacchetto Latte apra la via anche all’adozione di disposizioni simili sulla gestione delle produzioni per gli altri prodotti con Indicazioni Geografiche, contenute in quel “Pacchetto Qualità” che dovrebbe spianarela strada ad un sistema di protezione definita ex-officio, che impegna gli Stati membri della UE a monitorare e a far rispettare nei propri territori le denominazioni protette provenienti da altri Paesi”.
“In questo modo – conclude Bertozzi – il sistema di protezione non si baserebbe più soltanto sul lavoro degli enti di tutela a contrasto di contraffazioni e frodi, ma sarebbe finalmente fondato su un obbligo di intervento degli stessi Stati in una logica di reciprocità e, perciò, di vera Comunità Europea”.

 

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