Catania, agricoltura settore vitale e strategico per l’economia

“L’agricoltura è un settore strategico per il nostro Paese ed è anche una delle basi dell’economia nazionale. Il nostro impegno dovrà essere comune nel sostenere il comparto, ribadendo quale importanza abbia sotto il profilo economico e sociale e allontanando l’immagine di un sistema assistito e non competitivo. L’agricoltura, al contrario, si dimostra vitale non solo per l’economia, ma anche per la valorizzazione del territorio, per la salvaguardia dell’ambiente e per il turismo ad essa collegato. È proprio per proteggere questo immenso patrimonio che stiamo lavorando duramente a livello comunitario per apportare modifiche sostanziali alla proposta di riforma della Politica agricola comune della Commissione. Non dobbiamo dimenticare che lavoriamo in un contesto di forte tensione sull’euro che si riflette su tutte le trattative Ue, ma proseguiamo in un pressing costruttivo affinché la nuova Pac risponda alle esigenze del mondo produttivo e dei consumatori”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, è intervenuto rivolgendosi all’assemblea del Consiglio Nazionale di Fedagri ed al Presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini.

Euro-impegni – “Giovedì e venerdì saremo impegnati a Bruxelles nel Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura e della Pesca dell’Unione Europea – ha aggiunto il Ministro – ed anche in quella sede ribadiremo che questa Pac non ci piace, che va modificata per dare un futuro di crescita alla nostra agricoltura. Nella stessa seduta il Consiglio dovrebbe finalmente adottare le misure per l’aiuto agli indigenti.  Per l’Italia si tratta di oltre 100 milioni di aiuti comunitari per l’anno prossimo, erogati attraverso la distribuzione da parte di Agea alle organizzazioni caritatevoli. È un tema di enorme importanza: da un lato per la dimensione economica non trascurabile, dall’altro perché questa misura rappresenta un ponte tra l’agricoltura ed il mondo dei poveri, il mondo del non consumo, perché chi non ha i mezzi resta escluso dall’accesso al mercato e proprio perciò non va dimenticato. Lavoreremo sul potenziamento del programma nei prossimi anni nell’interesse degli agricoltori e, soprattutto, degli indigenti”.

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