Sacchetto (Piemonte): Governo non fa il bene dell’Agricoltura

L’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte Claudio Sacchetto ha preso parte all’incontro tenutosi a Roma tra il Ministro delle Politiche Agricole e gli Assessori Regionali all’Agricoltura, consesso durante il quale si sono affrontate le questioni e le tematiche più urgenti  che interessato il comparto. L’Assessore regionale Sacchetto, prendendo la parola, ha nuovamente portato all’attenzione del Ministro Catania le due fondamentali questioni inerenti  da un lato l’alleggerimento dell’Imu che grava pericolosamente su terreni e fabbricati rurali e dall’altro la scongiura del rischio di un nuovo vincolo burocratico legato alla possibile non ammissione dei contratti verbali in ambito rurale.
La scorsa settimana il Piemonte infatti, in sede di Commissione Politiche agricole, prese posizione in modo deciso su entrambi i fronti, ottenendo la formulazione di due note da parte del Coordinatore della Commissione Politiche Agricole della Conferenza Stato-Regioni, Dario Stefano, inviate direttamente al Ministro.

Commento – Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto: “Per quanto concerne la proposta Piemontese -condivisa da altre Regioni- di trovare rimedio a una tassazione Imu che non può far altro che soffocare definitivamente le aziende agricole, pur apprezzando le parole del Ministro sullo sforzo fatto dal Mipaaf per alleggerire l’imposta specie nelle aree montane e svantaggiate, lo stesso ha dato una risposta non soddisfacente, confermando ancora una volta una politica, attuata dall’attuale Governo, che sta letteralmente perseguitando la nostra agricoltura, non cogliendo la fondamentale importanza di tale comparto. Prova ne è l’assordante silenzio sull’argomento del Ministero all’Economia. Sulla questione contratti verbali si è ricevuto qualche segnale di apertura da parte di Agea, resta comunque il fatto che il Piemonte non applicherà un provvedimento che si traduce nella richiesta all’agricoltore di ulteriore burocrazia: la direzione adottata dall’Assessorato piemontese fino a questo momento è esattamente contraria, vale a dire non chiedere più documenti di quelli che effettivamente servono. Sull’ipotetica tassa sul cibo spazzatura, dopo l’approfondimento fatto al tavolo, si è convenuto di accantonare la proposta e di esplorare altre fonti di gettito”.

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