Enoturismo pronto per salto qualità ma serve cabina di regia

"Dopo anni di crescita continua, l’enoturismo e’ pronto per diventare un asset importante della voce turistica italiana. Per questo il Movimento turismo del vino chiede un coordinamento a livello centrale". Lo ha detto il presidente del Movimento turismo del vino, Chiara Lungarotti, nel corso della giornata di apertura della conferenza internazionale del turismo del vino di Perugia. "Occorre  – ha aggiunto Lungarotti – governare attraverso  una cabina di regia tutte le forze in campo dell’offerta enoturistica, con strumenti unitari di promozione e di analisi del settore, che gia’ oggi vale 5mld di euro l’anno". In apertura Chiara Lungarotti ha anche ricordato come l’enoturismo rappresenti un valore aggiunto sempre piu’ pesante in termini di bilancio e complementare ad altre tipologie di vacanze in Italia, come quella culturale, il turismo d’affari e il wellness. "La nuova indagine che presentiamo in questi giorni disegna un comparto turistico in fermento. Il  nostro pubblico e’ infatti sempre piu’ giovane, con il 70 per cento degli ospiti under 50; e’ sempre piu’ connesso, con circa due terzi della domanda che sceglie le proprie destinazioni attraverso il web; e soprattutto è sempre piu’ in grado di alimentare flussi destagionalizzati. Sono poche infatti le differenze negli arrivi di 3 stagioni su 4 (primavera, estate, autunno). Basti pensare che il mese di gran lunga preferito è maggio. Per questo e per mille altri motivi e’ giusto e conveniente puntare su vino e territori rurali due tra le piu’ affermate voci del nostro made in Italy".

Ministero – Per il capo di Gabinetto del ministero del Turismo, Giuseppe Greco, che ha portato i saluti del ministro Gnudi: "In Italia abbiamo un sistema residuale che affida la competenza gestionale della promozione del settore alle regioni, che svolgono un’azione importante. E’ necessario pero’ individuare forme di raccordo sempre piu’ strette tra regioni e Stato, perche’ e’ giusto che l’immagine turistica italiana all’estero sia sempre meno frammentata e sempre piu’ unitaria oltreche’ corretta. E l’enoturismo e’ una leva fondamentale che dobbiamo considerare per recuperare competitivita’ nella nostra offerta".

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