Agriumbria, di scena la filiera lattiero-caseria made in Umbria

La produzione lattiero – casearia dell’Umbria si colloca nell’ambito di quella nazionale a un livello qualitativo di indubbio prestigio, grazie alla selezione condotta negli allevamenti da parte dell’Associazione Regionale Allevatori (ARA) che ha indirizzato la propria attività di assistenza tecnica prevalentemente alla determinazione del patrimonio genetico dei riproduttori, ridefinendone i criteri di miglioramento, e ai controlli funzionali sulle vacche. Un lavoro condotto su circa nove mila vacche, con netta prevalenza della razza Frisona Italiana, alle quali ogni mese vengono prelevati campioni di latte per controllarne il contenuto in grasso, in proteine e in cellule somatiche. La produzione media annuale per capo è di oltre 84 quintali di latte per la razza Frisona: produzione che viene per lo più conferita alla Grifo Latte (alla quale aderiscono 220 allevatori), divenuta un gruppo alimentare che si presenta ad Agriumbria 2012 anche con altri marchi (Legumi dell’Umbria, Cantina dei Colli Amerini, prodotti della gastronomia “Corradi il Gastronomo”).

Legame con Agriumbria – Il gruppo sponsor della manifestazione fieristica ha riportato su tre milioni di confezioni di latte scremato, già in commercio, il logo di Agriumbria, con un accordo che va a consolidare la collaborazione tra due realtà che rappresentano l’identità e la promozione della produzione agro-alimentare dell’Umbria. La divisione lattiero casearia rimane il settore portante del gruppo Grifo Latte – fa presente il Presidente Carlo Catanossi – con tre linee produttive: latte alimentare, formaggi a pasta filata e formaggi tradizionali; prodotti ottenuti prevalentemente dalla lavorazione e dalla trasformazione di latte proveniente dagli allevamenti umbri creando, in tal modo, una filiera lattiero casearia “made in Umbria”.

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