Toscana, tutti i danni per l’agricoltura zona per zona

In provincia di GROSSETO –  Al momento è difficile quantificare i danni, anche se è forte la preoccupazione per alcune zone che risultano completamente allagate a causa di esondazioni e rotture di argini. In particolare:
Zona di Grosseto: alcune aree allagate in seguito a esondazione di canali e torrenti; il fiume Ombrone è già entrato nelle golene; lo scirocco rende difficoltoso lo scarico a mare delle acque; non sono, al momento, stati segnalati danni alle strutture;
Area montana: segnalate numerose frane e interruzione di strade, anche importanti;
Zona sud: è la situazione, senza dubbio più grave; tutta la parte pianeggiante del comune di Manciano e fino alla laguna di Orbetello è completamente allagata; il torrente Elsa, già nella notte, ha rotto gli argini provocando l’isolamento di numerosi insediamenti abitativi; le strade, anche le principali non risultano percorribili; sono segnalate azioni di evacuazione per mezzo di elicotteri; il fiume Albegna ha rotto l’argine in prossimità di Albinia provocando l’allagamento dell’abitato e di tutta la campagna circostante; la Statale Aurelia è trasformata in fiume.
«Al momento – dice la Cia – non abbiamo ricevuto segnalazioni specifiche dalle aziende agricole, anche se sappiamo che diverse aree, da molte ore, non hanno energia elettrica. Danni: in ogni caso, è abbastanza facile prevederne, ma per la quantificazione occorre attendere. Le stesse previsioni meteorologiche danno scarso affidamento in quanto, praticamente ogni ora, la fine della tempesta continua ad essere spostata in avanti».

SIENA – Piogge torrenziali anche in provincia di Siena, come in gran parte della Toscana. Primi problemi per l’agricoltura – comunica la Confederazione Italiana Agricoltori di Siena – a causa principalmente della violenza delle precipitazioni. «Fin dalle prime ore di oggi – afferma Roberto Bartolini, direttore della Cia Siena – stiamo monitorando con i nostri tecnici la situazione in tutto il territorio provinciale». 
Per il momento i maggiori problemi sono quelli dell’erosione dei terreni collinari che non sono stabilmente inerbiti o impegnati con colture che permangono per l’intera annata agraria: «l’acqua che scorre in modo copioso lungo i pendii – commenta Lamberto Ganozzi, tecnico della Cia senese – erode il terreno e lo porta a valle, causando incisioni diffuse (rigagnoli) e con questa la perdita di fertilità dei terreni stessi. I nostri agricoltori alla fine delle semine realizzano tradizionalmente dei solchi acquai temporanei (distanti 100 metri l’uno dall’altro),  trasversalmente rispetto ai terreni con elevata  pendenza per raccogliere l’acqua piovana e  convogliarla nei fossi collettori e negli alvei naturali, disposti ai bordi dei campi. Tutte le sistemazioni idraulico agrarie come la manutenzione della rete idraulica aziendale,  la  ‘baulatura’ dei terreni nelle zone di pianura, la gestione e la conservazione delle ‘scoline’ e dei canali collettori (presenti ai margini dei campi), sono basilari per l’efficienza e la funzionalità nello sgrondo delle acque. Purtroppo non sempre queste buone pratiche agricole sono sufficienti a garantire la difesa del nostro territorio da esondazioni e fenomeni di dissesto idrogeologico.
Ci sono poi danni alle semine dei cereali: «chi ha iniziato – aggiunge Ganozzi – è costretto ad interrompere la semina, inoltre l’erosione e gli smottamenti dei campi seminati rischiano di rendere vane tali operazioni colturali già eseguite; Le piogge così abbondanti renderanno impossibile la ripresa dei lavori nei campi con le macchine agricole per parecchio tempo». Stop anche alla raccolta delle olive – dice la Cia Siena – (la fase di raccolta è già a circa il 50 per cento) perché le piante bagnate non possono essere raccolte. Chi ha cominciato a raccogliere deve fermarsi, chi non ha iniziato deve rimandare i lavori. «Si prevede – aggiunge il tecnico della Cia Siena – che la raccolta terminerà a fine novembre-inizi dicembre». In Valdichiana sono sott’acqua le colture orticole, il problema in questo caso è il ristagno dell’acqua, in pianura, dove i terreni sono già saturi e non riescono a smaltire tutta l’acqua ricevuta. Ma non tutto è negativo: «E’ normale e auspicabile che in autunno ed inverno debba piovere – conclude Ganozzi –, ben venga l’acqua per il riempimento delle falde idriche, altrimenti in estate riavremo la siccità come nell’estate scorsa. Magari una minore intensità delle precipitazioni e una gradualità temporale sarebbe preferibile, ma purtroppo i cambiamenti climatici rendono questi fenomeni sempre più estremi e frequenti anche nella nostra provincia».

Livorno – Non si segnalano situazioni di danni, al momento. Forti precipitazioni, ma i corsi d’acqua hanno retto e non si sono verificati fenomeni di esondazione e rotture. Disagio ovviamente per coloro che raccolgono le olive.

Lucca – Al momento non sono segnalati danni da parte delle aziende agricole, ma è ancora presto per qualunque valutazione.

Massa Carrara – Situazione grave – dice la Cia – ed in continua evoluzione. Aulla (Loc. Piano di Bibola), confinante con il torrente Aulella: l’azienda Hirt Oriola (allevamento di lumache) segnala tutta la recinzione divelta, ricovero attrezzi spostato da basamento, perdita di gran parte (circa 80%) degli animali dell’allevamento (chiocciole), reti di contenimento degli animali divelte, perdita della semina di coltivazioni (colza), danni all’impianto elettrico ed idraulico, riporto di detriti, fango e sabbia su 80% del terreno destinato alle coltivazioni ed all’allevamento, riporto di legname di grosse pezzature ( alberi, e parti di essi) da rimuovere. Zona Aulla /Palleroni: evacuate famiglie per esondazione fiume Aulella. Zona Aulla, loc. Canova: Azienda Noviello, danneggiata recinzione perimetrale, detriti nei campi coltivati e parziale asportazione della coltivazione del mais.
Zona di Massa: Azienda Incerti Elena, piccola frana dietro stalla. Azienda Lorieri Pier Paolo (zona Candia): frane stimate circa 60 di cui 40 nei vigneti. Viabilità in zona Candia: è percorribile solo una strada su tre, e con difficoltà.
Zona Marina di Massa: tracimazioni dai fossi che hanno invaso campi e case.
Carrara: Azienda Dini Carlo Andrea, perdita totale delle coltivazioni (orticole) e di prodotti orticoli in pieno campo e stoccati in magazzino. Fivizzano: ieri due frazioni isolate (Bottignana ed Arlia). La viabilità generale è compromessa dal crollo del ponte a Serricciolo, e dal crollo del ponte a Gassano. Zona Monzone, strade difficilmente percorribili, frane.

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