L’Italia perde terreno, in 20 anni sparito il 15% di coltivazioni

Il suolo come bene comune e risorsa preziosa per l’agricoltore, da tutelare  e preservare dalle minacce derivate dal suo sfruttamento; è questo il messaggio espresso da Assofertilizzanti – Associazione nazionale produttori di fertilizzanti che fa parte di Federchimica – in occasione della 43 esima Giornata della Terra che si è celebrata il 22 aprile.

Il giusto equilibrio – “Nell’arco di 20 anni è andato perduto che il 15% delle coltivazioni: conciliare la tutela della terra, bene primario dell’umanità, con una produzione agricola capace di soddisfare la crescente domanda alimentare, è dunque l’obiettivo principale dell’agricoltura di oggi e di domani – dichiara Francesco Caterini, presidente di Assofertilizzanti – Il settore agricolo è chiamato a una sfida senza precedenti, volta a coniugare innovazione e sostenibilità; in questo i fertilizzanti giocano un ruolo decisivo, rappresentando un valido strumento per ottimizzare la produzione in modo sostenibile e integrando il terreno delle sue sostanze nutritive”. I fertilizzanti, in questo contesto, svolgono un ruolo fondamentale in quanto sono l’unica soluzione per preservare la fertilità dei terreni disponibili garantendo una maggiore produttività. Con il passare del tempo, infatti, il terreno tende a impoverirsi e la crescita delle piante diventa sempre più problematica, con raccolti sempre più scarsi e scadenti. Ecco quindi che per difendere il suolo dal progressivo impoverimento occorre reintegrare, attraverso l’uso dei fertilizzanti, gli elementi nutritivi prelevati dalle colture.

La Festa della Terra – La ricorrenza è riconosciuta in numerosi Paesi in tutto il mondo, e viene celebrata da quasi mezzo miliardo di persone, che ogni anno, il 22 aprile, sottolineano insieme la necessità di un’attenta conservazione delle risorse naturali.

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