In Sardegna nascono i vitivinicoltori ‘Polo del Carignano’

E’ nata a Portoscuso (provincia di Carbonia-Iglesias nella costa sud-ovest della Sardegna) l’Associazione Vitivinicoltori “Polo del Carignano” vede tra i soci fondatori gran parte dei  proprietari degli ultimi vigneti esistenti nel territorio del Sulcis iglesiente che non vogliono assolutamente che la secolare tradizione Portoscusese della viticoltura vada a scomparire. Presidente per i primi cinque anni sarà Francesco Fonnesu.  La società, che non ha scopo di lucro, intende perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale al fine del recupero ambientale di Portoscuso attraverso la valorizzazione del patrimonio rurale ed in particolare nella rivalutazione e promozione della vitivinicoltura tipica del sudovest della Sardegna.

Obiettivi – Più in particolare, l’Associazione si prefigge:  la promozione e lo stimolo alla creazione di sostenibili attività di viticoltura, frutticoltura e orticoltura; il recupero di antiche varietà di cultivar, franche di piede, presenti nel territorio di Portoscuso ( Carignano, Carenisca, Galoppo –Pranta-, Cannonau, Monica, Moscatello) ed allevate prevalentemente ad alberello latino; la conduzione dei vigneti secondo i principi della Biodinamica Moderna; la formazione e la consulenza, sia a livello professionale che amatoriale, relativamente alla trasformazione e conservazione dei prodotti. Molto  importante sarà la sensibilizzazione della cittadinanza circa l’ importanza della vitivinicoltura nell’ottica del rispetto e conservazione del territorio e  l’ organizzazione, in collaborazione con enti pubblici e privati, di eventi finalizzati alla promozione della propria attività nel territorio (convegni, mostre, fiere enogastronomiche), nonché’ iniziative di solidarietà sociale o di recupero ambientale. Seguono a queste: la gestione e la cura di aree proprie o in concessione finalizzate alla svolgimento di attività sociali; la produzione di prodotti agricoli e loro derivati; l’ acquisto in forma associata di merci e servizi al fine di ottenere condizioni economiche di vantaggio e perseguire una migliore qualità; la costruzione di una cantina con tecnica e materiali ecosostenibili.  “Spero che tutto il lavoro svolto fino ad ora produca veramente qualcosa di speciale – ha commentato soddisfatto l’agronomo Andrea Aru al termine della presentazione avvenuta presso  la Sala Conferenze dell’Hotel Lido Degli Spagnoli dove per l’occasione, in collaborazione con la Confraternita Iglesiente dei Produttori ed Estimatori del vino fatto in casa, ha tenuto un corso tecnico sui trattamenti fitosanitari della vite.

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