Pensioni con 15 anni di contributi al 1992, sono salve

Confermato il diritto alla pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi al 31 dicembre 1992, per i lavoratori discontinui e precari Dipendenti ed autonomi, possono andare in pensione di vecchiaia se hanno almeno 15 anni di contributi (anziché 20). A questi soggetti si applica comunque l’elevazione dell’età pensionabile prevista dalla recente Riforma: nel 2013 per i dipendenti 66 anni e 3 mesi per gli uomini, 62 anni e 3 mesi per le donne. Possono accedere alla pensione di vecchiaia, con un’anzianità contributiva di 15 anni:
a) lavoratori che al 31/12/1992 hanno maturato i requisiti di assicurazione e di contribuzione previsti dalla normativa previgente;
b) lavoratori ammessi alla prosecuzione volontaria in data anteriore al 31/12/1992;
c) lavoratori dipendenti che possono far valere un’anzianità assicurativa di almeno 25 anni e risultano occupati per almeno 10 anni per periodi di durata inferiore a 52 settimane nell’anno solare;
d) lavoratori dipendenti che possono far valere al 31/12/1992 un periodo di assicurazione e di contribuzione inferiore ai 15 anni che, anche se incrementati delle settimane comprese dal 1/01/1993, fino al compimento dell’età pensionabile, non arriverebbero a maturare 20 anni di contributi.

Da Dimensione Agricoltura, maggio 2013

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