De Castro a Vilnius«Riaprire in tempi brevi il tavolo sulla Pac»

Si è tenuto questa mattina l’intervento di Paolo De Castro al Consiglio informale agricolo europeo di Vilnius. Il presidente Comagri (Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo) si è rivolto ai ministri europei per sollecitare la chiusura dell’iter negoziale della riforma della politica comune, con la richiesta di prendere in esame i punti rimasti fuori dall’accordo dello scorso 26 giugno. De Castro ha ribadito che il Parlamento ha dato prova di grande flessibilità durante tutto l’iter negoziale ed è con lo stesso spirito che affronterà le poche questioni non ancora discusse in quanto legate all’accordo sul Quadro Finanziario Pluriennale. Lo stesso Parlamento europeo, nella risoluzione in Plenaria del 3 luglio scorso, ha chiaramente detto che il regolamento sul QFP non potrà essere legittimamente adottato finché non sarà raggiunto un accordo sui pertinenti regolamenti giuridici, nel pieno rispetto dei poteri legislativi sanciti dal Trattato di Lisbona.

Gli obiettivi – Adesso si attende dal Consiglio un chiaro riconoscimento della volontà di negoziare sulle ultime questioni ancora in sospeso. De Castro ha chiesto che si apra un tavolo formale di negoziato il più presto possibile per permettere un approvazione formale della Riforma in tempi utili, evitando un’approvazione in seconda lettura che non sarebbe nell’interesse degli agricoltori, né dei cittadini europei. Il presidente Comagri, riprendendo il tema dell’incontro di Vilnius – “Family farming prospects in the context of Globalization” –  ha poi evidenziato la necessità di mettere al centro del dibattito le problematiche dei dodici milioni di aziende agricole famigliari e piccoli agricoltori, in un contesto generale di modernizzazione e globalizzazione, in cui la sfida del futuro sarà coniugare food security, rispetto dell’ambiente e produzione di beni pubblici. Ha inoltre annunciato che la Comagri sta lavorando a un rapporto d’iniziativa sul futuro dei piccoli agricoltori in relazione al 2014, anno internazionale dell’agricoltura famigliare.

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