OGM, per Stefàno ‘mais Mon810 in Friuli mette a rischio tutta l’agricoltura italiana’

“Ogm, quando accaduto in Friuli rischia di essere un precedente pericoloso per tutto il Paese, il governo intervenga subito”. È la denuncia del senatore Dario Stefàno (SEL) che ha scritto ai ministri dell’Ambiente, dell’Agricoltura e della Salute, sollecitando un intervento urgente a tutela dell’agricoltura italiana che da lungo tempo ha scelto di bandire gli OGM.  “La nostra agricoltura  – scrive il senatore Stefàno – che ha fatto della tipicità il suo tratto distintivo, rischia di essere compromessa a casa della coltivazione di Mais Mon810 in Friuli: si parla infatti già di contaminazione delle aree circostanti, come risulta dal monitoraggio del  Corpo forestale dello Stato e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche. A preoccupare è il carattere permanente dei danni all’ambiente, alla biodiversità e alle colture convenzionali e biologiche. I dati riportati nel dossier del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA) sono allarmanti”.

Urgenza – “Occorre intervenire urgentemente – prosegue Stefàno – verificando se è possibile con la normativa vigente comminare sanzioni amministrative e penali a chi contravviene al divieto di coltivazione del mais Mon810 sull’intero territorio nazionale introdotto con il decreto interministeriale del 12 luglio scorso, o se è necessario un ulteriore intervento normativo”. “Infine – conclude – il Governo deve riproporre con forza a Bruxelles il tema della e della modifica della direttiva 2001/18/CE, affinché sia riconosciuta a ciascuno Stato Membro la facoltà di introdurre nel proprio ordinamento il divieto "di coltivazione" delle varietà transgeniche, anche per motivi socio-economici e di politica agraria e non solo per ragioni di natura ambientale o sanitaria”. Sullo stesso tema Stefàno ha presentato una interrogazione insieme alla collega Loredana De Petris per sollecitare un approfondito monitoraggio ambientale nell’area interessata e l’adozione di misure cautelari urgenti per prevenire il danno ambientale ma  anche sanzionatorie a supporto del divieto di coltivazione del mais Mon810 introdotto dal decreto interministeriale del 12 luglio 2013.

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