Prezzi al consumo, calano le quotazioni della verdura. Restano criticità e disequilibri di filiera

Al rallentamento dell’inflazione – (+0,1%) a marzo rispetto al mese di febbraio – ha contribuito senz’altro il calo dei prezzi degli alimentari non lavorati (-0,7%) ed in particolare la diminuzione di vegetali freschi (-4,7%). In termini tendenziali, i prezzi dei vegetali freschi diminuiscono del 6% e quelli della frutta calano del 3,7% rispetto a marzo 2013. Lo ricorda il Centro Studi di Confagricoltura analizzando i dati definitivi sull’inflazione a febbraio, diffusi oggi dall’Istat. Confagricoltura evidenzia però come siano in discesa anche i prezzi all’origine (-5,6% a livello tendenziale) toccando, a febbraio, diminuzioni a due cifre per settori come il vino (-18,8%), i cereali (-13,2%), l’olio (-10,5%), i semi oleosi (-10,5%). “Restano criticità e disequilibri di filiera. Per questo Confagricoltura sollecita a Parlamento e Governo politiche di rilancio che vedano le imprese agricole come motore di sviluppo”.

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