A Pasqua italiani e stranieri scelgono la campagna. Pranzi da tutto esaurito

L’Agriturismo, non è più “mordi e fuggi”. Sono il Piemonte, la Riviera Ligure, la Lombardia dei Laghi e della Franciacorta, la Sardegna e la Puglia a trainare la Pasqua e i ponti primaverili in campagna. La Sicilia, pur molto gettonata, attira soprattutto i turisti stranieri. “La stagione tiene proprio grazie agli stranieri e al food. Per la ristorazione è un vero e proprio boom – dice Cosimo Melacca, presidente di Agriturist (Confagricoltura) -. Il pranzo in campagna a Pasqua e Pasquetta piace ed è facile trovare il tutto esaurito, soprattutto in Emilia Romagna e Veneto”.

Ponti – Favorite dal calendario dei ponti di Pasqua, uniti a quelli del 25 aprile e del 1° maggio, le vacanze in campagna si allungano, soprattutto per gli stranieri, ribaltando di fatto le abitudini a quelle brevi e brevissime degli italiani negli ultimi anni. Lo sottolinea un sondaggio effettuato da Agriturist sull’andamento delle prenotazioni per questo periodo nelle aziende associate, che in gran parte hanno mantenuto i prezzi dello scorso anno.

Abitudini – “C’è grande differenza di atteggiamento fra gli italiani, che preferiscono il ‘last minute’, confermando di essere ancora fortemente attenti al prezzo e alle occasioni dell’ultimo momento e gli stranieri che, invece, prenotano con molto anticipo per garantirsi la certezza della località e della struttura preferita – osserva Melacca -. Diversa anche la lunghezza del soggiorno: in media dura tre notti per gli italiani e una settimana per gli stranieri”.

Nessuna sorpresa invece per le tipologie degli ospiti – Al primo posto c’è la famiglia con figli piccoli. “Il vero elemento vincente che contraddistingue le vacanze in agriturismo nel 2014 – conclude il presidente di Agriturist – è la connotazione fortemente agricola delle aziende, che registrano anche un più 10/20%. Ad entusiasmare gli ospiti sono soprattutto le visite guidate con degustazione in cantina, le passeggiate a cavallo e quelle nell’orto e nei mandorleti, il cicloturismo, i corsi di cucina e quelli di avvicinamento alle attività agricole”.

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