Imu, disattese le sollecitazioni del mondo agricolo. La protesta va avanti

Il voto favorevole alla Camera sul decreto relativo all’Imu è un nuovo grave segnale di disattenzione per l’agricoltura italiana. Ribadiamo la nostra contrarietà al provvedimento e confidiamo nell’immediata costituzione del Tavolo sulla fiscalità in agricoltura, così come da emendamento approvato, per trovare soluzioni necessarie al settore all’interno di questo strumento. Questo il commento di Agrinsieme, il coordinamento tra Cia,Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane dell’agroalimentare, in seguito all’approvazione definitiva del decreto 4/2015.

Questa decisione -annuncia Agrinsieme- ci impone di proseguire nella nostra mobilitazione, per un provvedimento che gli agricoltori giudicano iniquo e gravemente dannoso. Bisogna portare ai massimi livelli istituzionali la protesta -sostiene- dopo le numerose iniziative che si sono svolte su tutto il territorio nazionale per esprimere la contrarietà degli agricoltori nei confronti di questa imposta. Ecco perché il 25 marzo una nostra delegazione si confronterà in Conferenza Stato-Regioni: una scelta determinata dalla disponibilità del presidente Sergio Chiamparino di ricevere nell’occasione i rappresentanti del coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari. Ma soprattutto, il 31 marzo, sono previsti tre presidi presso la Camera, il ministero dell’Economia e il ministero dell’Agricoltura, nonché incontri con ministri e parlamentari per discutere dei problemi del comparto, a partire proprio dalla necessità di mantenere aperto un tavolo che riveda in modo serio e coordinato il tema della fiscalità in agricoltura.

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