Test sulla ‘dematerializzazione’ dei registri vitivinicoli: soddisfazione della filiera del vino

Le organizzazioni che rappresentano la filiera vitivinicola hanno accolto con grande soddisfazione la proroga al 31 dicembre 2016 – concessa  dal ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina – dell’entrata in vigore dell’obbligatorietà della tenuta in forma ‘dematerializzata’ dei registri vitivinicoli (dal sistema cartaceo a quello telematico).

“Avevamo fortemente sollecitato a intervenire in tal senso – hanno fatto presente in una nota congiunta Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Assoenologi, Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Federdoc, Federvini e Unione Italiana Vini – essendoci la necessità di un congruo periodo di sperimentazione per consentire alle aziende di adeguare le attuali modalità di compilazione dei registri ai nuovi sistemi dematerializzati previsti nelle due forme individuate (on line/ web service). Ringraziamo il ministro Martina e l’Ispettorato centrale repressione frodi (Icqrf)  per l’attenzione dimostrata”.

Ad avviso delle sette Organizzazioni del settore vino “la semplificazione degli adempimenti e la telematizzazione delle procedure – da sempre auspicata dalla filiera vitivinicola – segna un passaggio epocale. Il maggior periodo di sperimentazione dovrà consentire alle imprese e alla Pubblica Amministrazione di verificare che i meccanismi informatici assicurino il perfetto funzionamento e piena rispondenza con le attività aziendali, per evitare così di incorrere in errori e disfunzionalità potenzialmente sanzionabili dalle autorità di controllo”.

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